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Manuale Ce - Trovare il punto di equilibrio: l'utile
L'utile generato è sufficiente?
Quando si predispone un conto economico di previsione è importante fissare un obiettivo per quanto riguarda il margine finale che si desidera raggiungere nell'anno. Tale obiettivo può essere espresso sia mediante un valore numerico (es. utile desiderato = 10.000 €), sia in termini percentuali, generalmente ricollegati ad un'altra variabile del conto economico (es. utile desiderato = 10% del fatturato).
A questo punto, avendo stimato i costi di gestione e i ricavi, si può procedere a costruire il conto economico di previsione e a valutare l'utile previsto alla luce dell'obiettivo prefissato.
Tale valutazione deve tenere conto di alcuni aspetti:
- è difficile che un'attività appena avviata vada subito in utile: è invece probabile che il primo anno di gestione generi una perdita, o una chiusura del bilancio in pareggio. Il risultato economico del progetto dovrebbe crescere nel tempo, ed eventualmente stabilizzarsi;
- a regime, per consentire all'azienda di stare in equilibrio economico, l'utile deve essere sufficiente a coprire almeno le imposte;
- tuttavia l'utile dovrebbe anche remunerare, sotto forma di dividendi (o di ristorni) il capitale investito dai soci nell'iniziativa;
- tutte le stime, per loro stessa natura, comportano un certo livello di incertezza: le stime dei costi e dei ricavi potrebbero essere sbagliate, sia in positivo, sia in negativo: occorre quindi essere ragionevolmente soddisfatti che l'utile previsionale sia sufficiente a "reggere" il verificarsi di alcune condizioni sfavorevoli.
Il processo di simulazione
Il modello execel per il calcolo del conto economico che accompagna il presente manuale consente di effettuare delle simulazioni, alzando/abbassando di una determinata percentuale i costi e/o i ricavi previsti per il progetto di vendita diretta. Questo consente di realizzare una prima simulazione, a livello aggregato, dell'impatto di variazioni di una certa entità nei costi e nei ricavi del progetto, e di definire grosso modo in quali situazioni è possibile raggiungere l'equilibrio economico.
E' anche possibile operare a un maggiore livello di dettaglio, rivedendo alla base le stime fatte su costi e ricavi. Queste correzioni potrebbero rappresentare una revisione del modello organizzativo del progetto: ad esempio ci si potrebbe accorgere che il fatturato obiettivo non è sufficiente a coprire il costo del personale, per cui occorre tagliare quest'ultimo, oppure fissare prezzi mediamente più alti, il che tenderebbe a ridurre le previsioni sui i quantitativi da vendere ; oppure la conclusione potrebbe risultare che gli investimenti sono sovradimensionati rispetto al fatturato effettivamente conseguibile.
Il modello di conto economico allegato al presente manuale consente di rivedere il proprio progetto sul fronte degli investimenti, dei costi e dei ricavi, fino a trovare una soluzione soddisfacente per il progetto.
Come si arriva all'utile?
L'utile di gestione è il risultato finale del conto economico ed esprime il guadagno finale dell'attività. In termini pratici, l'utile si ottiene sommando le cosiddette "componenti positive", ossia le voci che rappresentano un guadano, e sottraendo le "componenti negative", ossia le voci che rappresentano un costo. Il conto economico può essere realizzato con più o meno dettaglio nell'elencazione delle voci di costo e di ricavo, le quali possono variare anche a seconda del tipo di attività svolta.
Nel modello excel allegato vengono riportate le principali voci, che determinano l'utile nel seguente modo:

Oltre all'utile, che rappresenta il risultato finale, sono calcolati anche altri "margini intermedi" (Valore della Produzione, Margine operativo lordo - MOL, Margine operativo netto - MON). Questi possono essere utili per analizzare i risultati dell'azienda e comprendere meglio l'andamento della gestione.
Conto economico e imposte sul reddito
In generale, sono due le imposte sul reddito applicabili a un'attività di vendita: l'IRES e l'IRAP, che si calcolano al momento della chiusura del bilancio e vanno a diminuire l'utile lordo per arrivare all'utile netto.
Tuttavia in agricoltura esistono una serie di agevolazioni fiscali (reddito agrario, tassazione agevolata delle cooperative agricole, aliquota IRAP agevolata) che possono essere applicate nell'ambito di progetti di vendita diretta ma che rendono difficile una stima delle imposte da pagare senza una conoscenza approfondita del soggetto che realizza il progetto [v. Guida al quadro normativo e fiscale].
Il modello del conto economico si ferma pertanto al calcolo dell'utile ante imposte e occorre tenere presente che le imposte sul reddito andranno generalmente a peggiorare l'ultima riga del conto economico: in una logica prudenziale, occorre pertanto che questa sia capiente.