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Gli scambi, in base ai dati più recenti, nel primo trimestre del 2015 sono stati influenzati negativamente da temperature primaverili piuttosto fresche il cui impatto si è avvertito sia sulla produzione di fiori e piante sia nelle vendite presso il dettaglio.
Nel trimestre in corso il mese di aprile, per motivi in gran parte legati al meteo, non è stato soddisfacente in tutti i paesi europei; i produttori presentavano un'offerta di fiori e piante per volumi o con standard qualitativi non in linea con il periodo e allo stesso tempo la domanda, soprattutto di piante, era stentata. Nel mese di maggio, invece, le spedizioni di fiori e fronde, così come quelle di piante in vaso, si sono sviluppate positivamente in tutti i paesi europei e in particolare per la festa della mamma, le cui vendite, sono state migliori rispetto alla ricorrenza di San Valentino.
In Europa i volumi di fiori così come quelli delle piante sono stati tendenzialmente inferiori soprattutto per le specie coltivate in pien'aria, il cui ritardo poteva arrivare a 3-4 settimane. In Italia l'evoluzione delle vendite dei fiori recisi non si discosta molto dal quadro generale (con forti differenze però tra nord e sud Italia); per le piante, gli alberi e arbusti le vendite si sono riattivate, con risultati comunque modesti, solo ad aprile.