Roma, 3 luglio 2020
La produzione europea di carni avicole è in costante crescita da un decennio: dal 2014 al 2019 ha fatto registrare un incremento del 20%. Nel solo 2019, l'aumento produttivo è stato dell'1,3% portando il grado di autoapprovvigionamento al 106% e confermando così la posizione di esportatore netto.
L'Europa è il terzo produttore mondiale ed è uno dei principali player commerciali a livello globale sia come esportatore che come importatore. Le esportazioni riguardano generalmente referenze di scarso pregio che hanno come sbocchi principali le Filippine e il Ghana, mentre le importazioni sono prevalentemente rappresentate da tagli pregiati - generalmente petti - provenienti da Brasile, Thailandia e Ucraina.
La Polonia si è confermata per il quarto anno consecutivo il principale produttore in ambito europeo (dal 2015 ha superato la Turchia) con una quota del 16% e un trend espansivo graduale e continuo che si è confermato anche nel 2019 seppur con una minore spinta (+1,9% sull'anno precedente); l'incremento nel quinquennio è stato quello che in termini assoluti e percentuali è stato il più corposo: +44% (pari a quasi 800 mila tonnellate in più).