Al netto delle gravi ripercussioni associate all'emergenza Covid-19, il comparto vinicolo nazionale sta attraversando una fase di forte incertezza determinata da diversi fattori preesistenti alla pandemia oltre che da elementi di preoccupazione rispetto alle dinamiche future del settore. Innanzitutto, l'incognita dei maggiori dazi statunitensi che potrebbero estendersi anche alle etichette italiane, finora esenti dalle maggiorazioni tariffarie che hanno invece colpito i vini francesi e spagnoli.L'altro fattore di rischio sono le possibili ricadute di Brexit e la prosecuzione dell'incertezza sul tipo di accordi sul fronte commerciale. Alla lista delle problematiche si aggiungono la recessione globale e le crescenti difficoltà di esportazione di vini in Russia, paese che ha introdotto norme più stringenti (legge entrata in vigora a fine giugno 2020) sia in materia di etichettatura che di soglie di gradazione.