I primi cinque mesi del 2024 hanno evidenziato un calo della domanda di miele nazionale da parte delle principali aziende di confezionamento e commercializzazione, dovuta alla contrazione dei consumi finali e delle esportazioni.
Nel 2023 si è delineata una profonda crisi del mercato del miele italiano. A causa dell'inflazione e del calo dei consumi, le transazioni risultano ridotte e molto rallentate anche ben oltre il periodo estivo, dove questo fenomeno è considerato fisiologico.
L'andamento produttivo della primavera 2023 non potrà che risentire di una situazione meteorologica caratterizzata da eventi estremi in entrambi i mesi di aprile e maggio che hanno determinato una situazione di grave mancanza di raccolti in tutta la Penisola.
Nel 2022 sono oltre 71 mila gli apicoltori censiti (+43% rispetto a cinque anni fa) e oltre 175 mila gli apiari (+55% vs 2018). Malgrado ciò, la produzione resta instabile per via delle rese se ...
La produzione mondiale di miele, in costante crescita negli ultimi dieci anni, si è attestata a circa 1,86 milioni di tonnellate nel 2018. In Italia - il quarto paese dell'Unione Europea per numero di alveari - a causa delle condizioni meteorologiche della prima parte del 2019, si è osservata una forte perdita produttiva.
La produzione mondiale di miele, in costante crescita negli ultimi dieci anni, si è attestata a circa 1,86 milioni di tonnellate nel 2018. In Italia - il quarto paese dell'Unione Europea per numero di alveari - a causa delle condizioni meteorologiche della prima parte del 2019, si è osservata una forte perdita produttiva.
Una Festa della mamma nel segno della diversificazione dell'offerta e del successo delle petunie a gambo alto, le ortensie, le rose, le peonie e i Lisianthus. È quanto emerge da alcuni resoconti sui mercati internazionali rispetto alla festività del 13 maggio. Secondo gli esportatori danesi, che spediscono fiori in Scandinavia, Germ ...
Dalle rilevazioni effettuate negli areali di vendita del sanremese, nel mercato dei fiori di Pescia, nel mercato di Roma, in quello di Pompei-Castellammare e in quello di Terlizzi, si evince come le condizioni climatiche (con fioriture anticipate) abbiano influito sulle quantità di mimosa disponibili e provocato un rialzo dei prezzi.