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Latte e derivati ovini - Ultime dal settore

Aumentano i consumi e i prezzi alla produzione nel 2021

Roma, 12 luglio 2021

Nel corso del 2020, a seguito delle misure restrittive anti-Covid che hanno determinato la chiusura quasi totale del canale Horeca, il segmento dei freschi e dei prodotti da tavola ha subito un crollo della domanda e, di conseguenza, il latte ovino, soprattutto quello sardo, è stato quasi esclusivamente destinato a prodotti a lunga stagionatura: sulla base dei dati consortili provvisori emerge che sono state prodotte quasi 5 mila tonnellate in più di Pecorino Romano, pari a +18% rispetto all'anno precedente.
Nonostante la contrazione delle esportazioni, il buon andamento della domanda domestica e la minore pressione promozionale hanno consentito, prima, una stabilizzazione dei prezzi all'ingrosso (comunque su livelli decisamente più alti rispetto al 2019, +11%) e, successivamente, un rilancio sin dalle prime battute del 2021. Tra gennaio e giugno 2021 (dati preliminari) i prezzi del Romano sono, infatti, passati da 7,95 a 8,56 euro/kg, mettendo a segno un incremento del 7,6%.
Sebbene la spiccata connotazione territoriale, con una quota prevalente nel Centro Italia (inclusa Sardegna) dove si concentra oltre un terzo degli acquirenti e della spesa complessiva, nell'ultimo anno ‒ particolarmente influenzato dalla pandemia di Covid ‒ anche per i formaggi pecorini si è registrato un generalizzato aumento dei consumi (+4,7% in volume e +8,2% in valore). In particolare, a fronte di un minore ricorso alla leva promozionale, sono state evidenziate variazioni anche a due cifre della spesa realizzata nelle regioni nordoccidentali.

 
 

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