Roma,10 settembre 2020
Secondo stime ancora provvisorie dell'IGC ( International Grain Council) del 27 agosto scorso, la produzione mondiale di frumento tenero dovrebbe attestarsi nel 2020 a 729 milioni di tonnellate, in linea ai quantitativi dello scorso anno. Anche per l'Italia, che ha un peso produttivo del tutto marginale a livello globale, si annuncia un quadro di stabilità dei raccolti, confermando i 2,7 milioni di tonnellate del 2019, di riflesso alla flessione degli investimenti e al contemporaneo aumento delle rese.
Per quanto riguarda il mercato, l'andamento flessivo dei prezzi all'origine della granella, in atto a partire dallo scorso maggio, potrebbe perdurare anche nel breve periodo ma senza importanti oscillazioni. A condizionare i mercati è il quadro di incertezza che vede da un lato le scorte mondiali stimate in aumento, dall'altro una riduzione degli stock detenuti dai principali Paesi esportatori. Ovviamente il mercato italiano è fortemente condizionato dalle dinamiche estere, essendo la produzione nazionale assolutamente deficitaria per soddisfare la domanda intera.
Sul fronte degli scambi nazionali con l'estero, è verosimile attendersi nel medio periodo un aumento delle importazioni di granella di frumento tenero, a fronte di raccolti nazionali sostanzialmente stabili nel 2020 e comunque insufficienti a soddisfare la domanda dell'industria molitoria anche in questa fase di calo dei consumi interni. Sul lato attivo della bilancia commerciale, le esportazioni dei prodotti da forno dovrebbero continuare a crescere nei prossimi mesi, confermando anche nel 2020 l'apprezzamento che i consumatori esteri, soprattutto comunitari, manifestano per i prodotti italiani.
Quanto all'evoluzione della domanda interna dei derivati del frumento tenero, nonostante la riapertura di ristoranti e pizzerie, la valutazione espressa dagli operatori dell'industria molitoria permane molto pessimistica, prefigurando per l'intero 2020 una contrazione delle vendite di farine e un sensibile calo dei fatturati. Da sottolineare in questo ambito che l'exploit delle vendite allo scaffale delle farine di frumento tenero durante la fase di lockdown, ha avuto un impatto del tutto marginale sul fatturato delle imprese molitorie, in ragione della bassa incidenza in valore.