L'emergenza sanitaria Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento dei contagi messe in atto nel 2020, hanno portato la filiera del frumento tenero a confrontarsi con un'inattesa flessione della domanda di prodotti della prima trasformazione industriale . In particolare, a pesare maggiormente sulla contrazione delle vendite di farine di frumento tenero sono stati i settori della panificazione e dell'Horeca (pizzerie) - rappresentano rispettivamente circa il 55% e il 10% degli utilizzi delle farine prodotte a livello nazionale - fortemente penalizzati durante la fase di lockdown dello scorso anno. Tale risultato negativo è stato solo marginalmente compensato dall'exploit delle vendite allo scaffale presso la GDO delle farine di frumento tenero perché rappresentano una quota molto contenuta degli impieghi complessivi (5% in volume). A causa del calo della domanda industriale, nel 2020 le importazioni di granella di frumento tenero hanno subito una flessione, mentre le esportazioni dei prodotti da forno hanno proseguito la tendenza positiva costantemente in atto da molti anni. In crescita è stato l'andamento del mercato che ha visto crescere i listini all'origine della granella più che per i fondamentali, per il forte aumento dei costi di trasporto.