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Agrumi - Ultime dal settore

Roma, 19 marzo 2022

Tendenze Agrumi - Focus arance: n. 1/2022 - Marzo 2022

La contrazione dell'offerta spinge in alto i listini

La produzione di arance 2021/22 dell'Unione europea è stimata in 6,1 milioni di tonnellate ed è in declino (-6%) rispetto alla campagna precedente a causa delle condizioni meteo sfavorevoli che hanno condizionato negativamente gli aranceti - soprattutto in Italia - nelle fasi di fioritura e ingrossamento dei frutti. La riduzione dell'offerta UE si tradurrà necessariamente in un aumento dei prezzi e nel calo dei consumi e delle esportazioni di prodotto fresco e dei quantitativi avviati all'estrazione del succo. È atteso anche un aumento delle importazioni di prodotto fresco con Egitto e Sudafrica destinati a giocare un ruolo da protagonisti tra i fornitori dell'UE.
La campagna delle arance italiane è caratterizzata da una produzione quantitativamente limitata e da un merca-to fluido. Per quanto concerne l'Italia, un primo bilancio indica per il 2021/22 una forte riduzione del raccolto di arance compresa tra il 25 e il 30% rispetto all'anno precedente. Dal punto di vista qualitativo, il prodotto si presenta eccellente con un rapporto equilibrato tra acidi e zuccheri, in linea con le aspettative dei consumatori. L'offerta è soddisfacente anche in termini di calibro dei frutti e le partite di calibro più grande sono particolarmente apprezzate dai mercati nelle diverse fasi di scambio. 
Sotto il profilo agronomico, la campagna 2021/2022 è stata condizionata da un andamento climatico sfavorevole in fase di fioritura e di allegagione. Le temperature particolarmente alte nella fase di cascola dei frutticini hanno determinato uno scarso carico di arance sugli alberi. Inoltre, l'estate particolarmente siccitosa non ha favorito l'accrescimento e l'ingrossamento dei frutti. A ciò, si deve aggiungere il verificarsi di eventi meteo straordinari come le piogge torrenziali e le grandinate che nei mesi di ottobre e di novembre hanno colpito a più riprese i principali areali produttivi siciliani, devastando molti agrumeti. Nelle ultime settimane, l'eruzione dell'Etna ha disseminato le ceneri vulcaniche in alcuni agrumeti, determinando qualche danno ai frutti pendenti.

 
 

 

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