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Allevamenti Bovini: pubblicato il report tendenze relativo al secondo trimestre del 2022

In Italia, secondo i dati sulle macellazioni mensili registrati presso l'Anagrafe Nazionale Zootecnica, nei primi cinque mesi 2022 è in aumento del 4,1% il numero di capi macellati mentre è in calo il peso medio dei capi macellati. Il persistere di prezzi elevati dei fattori di produzione, in particolare per i mangimi, può portare a ulteriori macellazioni entro la fine dell'anno e a un'ulteriore riduzione del peso delle carcasse. 

Per quanto riguarda i prezzi di vendita, la prospettiva di una stagione turistica senza sostanziali limitazioni, sta aumentando la domanda da parte della ristorazione e del "fuori casa" in genere. A partire dal mese di febbraio, i prezzi dei bovini da macello di tutte le categorie hanno segnato un'impennata che si è tradotta a giugno in valori notevolmente superiori a quelli dei precedenti anni. Nello specifico il prezzo dei vitelloni da macello a giugno ha raggiunto i 2,92 €/kg (peso vivo - iva esclusa), ossia il 22% in più rispetto alla media del triennio precedente (giugno '19-'20-'21) Il prezzo medio delle vacche da macello, malgrado la maggiore disponibilità, a giugno ha toccato 1,59 €/Kg segnando rispetto alla media del triennio precedente un balzo del 33%.

Sul fronte dei costi di produzione degli allevamenti, Ismea anche nel 2021 Ismea ha realizzato l'attività di monitoraggio negli allevamenti a ciclo aperto dei vitelloni da macello del Veneto e del Piemonte, i cui  risultati completi per i diversi cluster identificati sono consultabili, previa iscrizione, a questa pagina.

Nel caso ad esempio degli allevamenti di grandi dimensioni (più di 550 posti stalla) in Veneto, che allevano vitelloni razza Charolaise, emerge una crescita delle spese di alimentazione per vitellone e per chilogrammo di peso vivo venduto di oltre il 20% nella seconda metà dell'anno, a causa dell'impennata  delle quotazioni dei cereali e degli alimenti proteici. Più nel dettaglio il costo per la "razione giornaliera" del bestiame ha toccato nell'ultimo trimestre del 2021 quota 2,55 €, rispetto alla media di 2,05 €/capo/giorno della prima metà dell'anno. Tuttavia, nonostante la dinamica del mercato delle materie prime, la riduzione del prezzo del ristallo ha determinato, almeno nel secondo e nel terzo trimestre dell'anno,  il calo del costo medio totale.


 
 

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