Roma, 20 settembre 2022
Cresce la passione per le api: nel 2022 sono oltre 71 mila gli apicoltori censiti (+43% rispetto a cinque anni fa) e oltre 175 mila gli apiari (+55% vs 2018). Malgrado ciò, la produzione resta instabile per via delle rese sempre più soggette ai cambiamenti climatici. Nel 2021 sono state prodotte solo 12.450 tonnellate di miele, il dato peggiore degli ultimi 5 anni, rispetto ad un potenziale produttivo più che doppio e che ha costretto ad un maggior ricorso al prodotto importato. Per effetto dei maggiori acquisti dall'estero, il tasso di autoapprovvigionamento del settore è sceso al 44% dopo aver toccato la punta del 52% nel 2020.
Questi ed altri dati sono emersi nel corso della Fiera nazionale del miele a Castel San Pietro Terme nel week end dal 16 al 18 settembre. Una manifestazione apistica in cui gli operatori incontrano i consumatori, le Istituzioni e gli Enti di ricerca per uno scambio di conoscenze e visioni.
L'Ismea presente alla manifestazione ha portato il suo contributo attraverso l'intervento del Presidente prof. Angelo Frascarelli che insieme alla presentazione dei problemi produttivi e delle dinamiche di mercato ha parlato di come la Nuova PAC potrà sostenere l'apicoltura e favorire la valorizzazione dei mieli, evidenziando gli assi strategici che il mondo del miele dovrebbe seguire: * Aumento della produzione attraverso una stabilizzazione delle rese (Risk management e polizze mutualistiche)
* Valorizzazione del prodotto attraverso esaltazione di caratteristiche che favoriscono effetti benefici sulla salute (il miele come altri "superfood")
* Maggior penetrazione nei canali Horeca, dove i prodotti acquistano fama e reputazione
* Inserimento di maggior elementi di Innovazione
* Integrazione tra agricoltura e apicoltura
Nel corso della manifestazione si è parlato anche di come nuovi strumenti e piattaforme permetteranno un più accurato monitoraggio delle situazioni meteo, salutistiche e produttive degli alveari, dell'importanza della ricerca per la valutazione delle scelte agronomiche di salvaguardia per gli impollinatori, dei vantaggi reputazionali che alcune colture potrebbero acquisire se effettuate in presenza di alveari (garanzia di un uso consapevole e morigerato di pesticidi e sostanze tossiche per le api ma utili nella lotta alle fitopatie).
Non sono mancati momenti dedicati alla degustazione di piatti volti a far conoscere al consumatore come il miele possa trovar spazio nelle ricette culinarie. A tal riguardo alcuni chef stellati hanno presentato ricette uniche che oltre ad esser legate a uno specifico territorio avevano un miele monoflora tra gli ingredienti principali.