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Tendenze - Frutta fresca

n 2/2022 - Ottobre 2022

Focus Uva da tavola

La produzione europea di uva da tavola di quest'anno presenta un ottimo profilo qualitativo grazie al positivo andamento climatico. Il mercato risente fortemente della crisi economica legata ai prodotti energetici e alla scarsa fiducia delle famiglie europee a causa della guerra in Ucraina e al processo inflattivo in corso. La contrazione della domanda europea di uve da tavola ha determinato uno squilibrio con l'offerta e di conseguenza il mercato ha mostrato sintomi di difficoltà fin dall'inizio dell'estate 2022.
La lentezza della domanda ha costretto i produttori a rallentare il ritmo della raccolta in campo che è proceduta in concomitanza con il progredire degli ordinativi in modo da evitare per quanto possibile la frigoconservazione e i costi connessi.

I dati congiunturali ISTAT indicano per l'Italia un'offerta 2022 valutata in circa 1.045.000 tonnellate, +3% su base annua e +2,3% rispetto alla produzione media del triennio precedente. Il clima caldo e asciutto ha influito positivamente sulla qualità organolettica delle uve (grado Brix) e sulla conservabilità del prodotto.

La prima parte dell'attuale campagna commerciale delle uve è stata caratterizzata da un'offerta abbondante e i prezzi all'origine - ossia al cancello dell'azienda agricola - sono in flessione sia rispetto al 2021 sia rispetto al prezzo medio del triennio 2018-2020, ma non mancano eccezioni per alcune varietà o alcune piazze che mostrano variazioni positive rispetto alle campagne precedenti.

Quest'anno i flussi di prodotto in uscita dal nostro Paese sono attesi in contrazione rispetto a quelli degli ultimi anni a causa sia della riduzione dei consumi in molti Paesi europei sia della maggiore pressione competitiva di Grecia e Spagna.

I dati delle vendite al dettaglio di uve da tavola nel periodo gennaio-agosto 2022 indicano una netta flessione degli acquisti, pari a circa il 10% su base annua. In termini di spesa la flessione è molto inferiore a quella dei volumi a causa del rincaro del prezzo medio.

Il prosieguo della campagna 2022 non sembra prospettare alcun miglioramento. I quantitativi di prodotto disponibile sono ancora ingenti, i consumi ristagnano e di conseguenza i prezzi all'origine appaiono destinati a mantenersi sugli attuali valori che non sono particolarmente elevati. Anche le previsioni relative al saldo della bilancia commerciale delle uve da tavola non sono ottimistiche, in
quanto il contesto europeo e internazionale non appare particolarmente recettivo.

 
 

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