Roma, 7 ottobre 2022
1. Bilancia commerciale: valore e andamento di export, import e saldo
Dopo il record registrato nel 2021, quando le esportazioni di prodotti agroalimentari hanno oltrepassato la soglia di 52 miliardi di euro, l'andamento delle spedizioni all'estero è risultato molto positivo anche nei primi sette mesi del 2022, mostrando una crescita del 17,6% su base annua e raggiungendo 34,5 miliardi di euro a luglio 2022. Allo stesso tempo, il forte incremento del valore delle importazioni agroalimentari (+29,2% per 34,9 miliardi di euro), sotto la spinta dei rincari delle commodity agricole, ha riportato la bilancia commerciale agroalimentare in deficit di 381 milioni di euro. Per entrambi i flussi di scambio, l'esito così decisamente positivo risente nella maggior parte dei casi di un "effetto prezzo", essendo i prodotti esportati e quelli in ingresso cresciuti a tassi molto più consistenti in termini monetari rispetto a quanto osservato per i volumi.
2. I principali paesi di destinazione e di provenienza
Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è la Ue che, con 16,9 miliardi di euro nel I semestre 2022, assorbe circa il 57% delle esportazioni nazionali. In generale, Germania, USA e Francia si configurano come i partner di maggior rilievo e tutti con tassi di crescita elevati; tra i principali paesi di destinazione risultano in controtendenza solo Giappone e Cina.
Anche per l'import, la Ue è il principale partner dell'Italia con una quota, nel periodo in esame, del 69% in valore, con Francia, Spagna e Germania come principali fornitori. Le importazioni sono cresciute in maniera generalizzata per tutti i principali fornitori.
3. I principali prodotti esportati e importati
I dati delle esportazioni evidenziano una generalizzata performance positiva per tutti i comparti produttivi, fa eccezione solo il comparto della "frutta fresca e trasformata". I "cereali, riso e derivati", hanno segnato una crescita tendenziale del 31,7% attestandosi a 3,6 miliardi di euro nel I semestre dell'anno, i "vini e mosti" raggiungono quasi 3,8 miliardi di euro (+13,5%). Decisamente positivo è anche l'export di "latte e derivati" che, con un tasso di crescita nel periodo in esame del 21,9%, esprime un fatturato all'export di 2,4 miliardi di euro. Il dettaglio merceologico delle importazioni riguarda in larga parte materie prime non trasformate e prodotti semilavorati. In particolare, il caffè non torrefatto, il mais, l'olio extravergine di oliva, i bovini vivi, il frumento tenero, il seme di soia, l'olio greggio di girasole, l'olio di palma raffinato sono stati i prodotti maggiormente reperiti sui mercati esteri e tutti in consistente crescita.