Ismea, in collaborazione con Italia Olivicola e Unaprol, stima per la campagna 2022/23 una produzione olivicola pari a 208 mila tonnellate: -37% rispetto alle 329 mila tonnellate della campagna precedente. Ad influire sulla produzione, oltre agli innumerevoli problemi climatici che si sono presentati durante tutte le fasi vegetative, è stato soprattutto il fatto che in molte aree a più alta vocazione olivicola l'annata era già di scarica seguendo il naturale calendario dell'alternanza.
Disponibilità in decisa flessione anche a livello internazionale. In Spagna le prime stime parlano di un calo dell'attuale campagna produttiva dal 30 al 50%rispetto a 1,4 milioni di tonnellate dello scorso anno. Tra i primi Paesi produttori si stima che solo la Grecia possa superare i livelli pro-duttivi dello scorso anno portandosi sopra le 300 mila tonnellate, volume che le permetterebbe di superare l'Italia e di essere per quest'anno il secondo produttore mondiale. Fuori dai confini co-munitari anche per la Tunisia si profila un'annata di scarica con una flessione intorno al -25%.