1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
Ismea Mercati
Home > Report > Competitività > Giovani e Agricoltura Rapporto 2022
Contenuto della pagina

Agroalimentare - Ultime dal settore

Giovani e Agricoltura Rapporto 2022

Roma, 28 novembre 2022

Più grandi, digitalizzate e innovative, professionalizzate e multifunzionali. Sono le aziende agricole condotte dagli under-quarantenni in Italia, un tessuto di quasi 105 mila imprese, pari a oltre il 9% del totale delle imprese agricole in Italia. Il rapporto Giovani e Agricoltura realizzato da ISMEA nell'ambito della RRN, da oggi on line, fornisce una fotografia aggiornata sull'imprenditoria agricola e sull'occupazione giovanile nel settore primario nazionale - resa possibile grazie ai dati dell'ultimo Censimento Istat - e corredata con un'analisi di contesto sugli aspetti demografici e sui principali fattori di richiamo e allontanamento dei giovani dalle aree rurali.  

Quello che emerge è un quadro con numerosi spunti di riflessione, alcuni preoccupanti, come a livello più generale la curva demografica in Italia e lo spopolamento delle campagne specie a opera delle nuove generazioni ( -44% di giovani in 10 anni),  altri positivi e incoraggianti quali ad esempio una maggiore tenuta dell'occupazione agricola nell'ultimo anno rispetto al resto dell'economia, il saldo attivo tra nuove iscrizioni di imprese e cessazioni  per il settore primario negli ultimi 5 anni, ma soprattutto la maggiore competitività delle aziende agricole con a capo un giovane imprenditore.

Mediamente, si evince dal Rapporto, le aziende condotte dagli under40 sono più grandi: 18,3 ettari di Sau contro i 9,9 delle aziende guidate da "non giovani" , il livello di digitalizzazione è più che doppio rispetto a quello dei colleghi più anziani (33,6% vs 14%), e la propensione ad effettuare investimenti innovativi è di oltre tre volte maggiore (24,4% vs 9,7%).

I giovani sono poi in prima linea anche nel modello di agricoltura multifunzionale, che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale. Il giovane agricoltore, da semplice produttore di derrate alimentari, diventa creatore di servizi e generatore di valore per il territorio rurale (agriturismi, trasformazione e vendita diretta dei prodotti, fattorie didattiche, agriasili). Il 12% delle aziende agricole under 40 svolge attività connesse mentre questa quota scende al 5,2% se si considerano le aziende degli over 40.

 
 

Slideshow - infografiche rapporto Giovani e Agricoltura

 

Ultime dal settore