Contesto europeo
In Europa la scarsa disponibilità di capi bovini maturi mantiene i prezzi su livelli elevati. La produzione Europea prevista in flessione per il 2023 (-1,6% su base annua) dopo il -2,6% del 2022 conferma la tendenza negativa degli ultimi quattro anni. L'inflazione ha iniziato a incidere sul con-sumo di carne bovina e in molti paesi i consumi sono in contrazione.
Situazione produttiva in Italia
Produzione nazionale in netto calo nel primo trimestre 2023: i dati di macellazione dell'Istat evidenziano flessioni che superano il 30% sia per le vacche che per le manze; in tenuta l'offerta di vitelloni sebbene la contrazione delle importazioni di ristalli dalla Francia, nel primo trimestre 2023, lasci presagire una riduzione dell'offerta nei prossimi mesi.
Andamento dei prezzi
I prezzi dei vitelloni, dopo oltre 10 mesi su livelli elevati e tendenzialmente al rialzo, segnano a giugno un primo ripiegamento, pur continuando a mantenere un differenziale positivo del 3% su base annua. La dinamica è da ascriversi all'effetto combinato dell'indebolimento della domanda al consumo e dalla contestuale pressione esercitata dalla concorrenza polacca e tedesca. Intanto i costi di produzione stentano a ridimensionarsi.
Commercio estero
Le importazioni di bovini vivi da allevamento segnano nel primo trimestre un decremento com-plessivo del 2,1% lasciando prevedere per i mesi estivi un'offerta ulteriormente ridotta sia rispetto all'attuale che nel confronto con lo scorso anno. Sul fronte delle carni, le importazioni dei primi tre mesi del 2023 sono su livelli superiori del 5% in volume rispetto a quelli dell'analogo periodo del 2022. Gli esborsi per l'import dei vivi e quelli per le carni continuano ad aumentare e, dopo il +33% del 2022, segnano un ulteriore +9,8% nel primo trimestre 2023.
Acquisti domestici
Nei primi sei mesi del 2023 la spesa per la carne bovina è in aumento del 4% rispetto all'analogo periodo del 2022 e ben al di sopra anche di quanto osservato negli stessi mesi del periodo pre-pandemia ma i volumi sono in contrazione del 4,5% vs 2021 e per la prima volta anche inferiori ai livelli del 2019 (-1,2%).
Prospettive
L'aumento dei costi di produzione associato all'innalzamento dei requisiti richiesti per il soddisfa-cimento della sostenibilità ambientale obbligheranno gli allevatori a scelte strategiche importanti.
Obiettivi primari saranno, oltre a una maggiore autosufficienza produttiva sul fronte dei ristalli, anche una migliore riconoscibilità del prodotto di qualità e una maggiore aggregazione e compat-tezza tra gli anelli della filiera.