1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
Ismea Mercati
Home > Altre filiere > Api e Miele > News e report > Ultime dal settore > Giù anche nel 2023 le produzioni di miele primaverile
Contenuto della pagina

Api e miele - Ultime dal settore

Giù anche nel 2023 le produzioni di miele primaverile

Roma, 14 settembre 2023

Il mercato del miele è ancora in una fase poco dinamica in attesa di capire quale sarà la disponibilità dei lotti di miele della stagione 2023, soprattutto per quanto riguarda i mieli più importanti che determinano il reddito delle aziende apistiche al Nord e al Sud, ovvero l'acacia e l'agrumi. Si dovrà vedere l'effetto che l'offerta di nuovo miele sul mercato avrà sui prezzi che nell'ultimo trimestre del 2022 e all'inizio del 2023 hanno mostrato una tendenza negativa, per via dell'esubero di prodotto, sia italiano che estero, e della bassa domanda dovuta alla congiuntura economica sfavorevole.

In particolare, nel mese di maggio gli ultimi lotti di miele d'acacia della scorsa campagna sono stati ceduti a 7,15 €/Kg (in latte da 300Kg). Il millefiori sempre in latte da 300Kg, è stato venduto a maggio a 4,80 €/Kg. Sul fronte della domanda al consumo si registra nei primi cinque mesi del 2023 una flessione degli acquisti in termini di volume del 7%, con valori medi che si aggirano sui 9,8 €/Kg, rivalutati del 12% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno, che hanno portato quindi la spesa delle famiglie per questo prodotto a crescere del 4%.

Ma le preoccupazioni degli apicoltori sono piuttosto sul fronte produttivo, dove si preannuncia un'altra annata difficile per i mieli primaverili. L'andamento produttivo della primavera 2023, infatti, non potrà che risentire di una situazione meteorologica caratterizzata da eventi estremi in entrambi i mesi di aprile e maggio che hanno determinato una situazione di grave mancanza di raccolti in tutta la Penisola. Dopo una lunga sequenza di mesi caldi o molto caldi che perdurava da maggio 2022, aprile 2023 è stato un mese moderatamente freddo, con precipitazioni, per l'ennesima volta, molto scarse, soprattutto nelle aree del centro nord.

Le anomalie pluviometriche negative si sono rinnovate e aggravate nelle zone già affette da severa siccità, con particolare riferimento alle aree del Nord Italia sopra l'asse del Po, con una persistenza di scarse precipitazioni che praticamente non ha precedenti nella storia climatologica nazionale. E' seguito un maggio che si è messo in evidenza come mese estremamente piovoso, anche attraverso i tristemente noti eventi alluvionali. A causa della siccità pregressa, le condizioni all'inizio della stagione produttiva sono apparse subito poco favorevoli con flussi nettariferi estremamente scarsi e discontinui.

Nel mese di aprile la situazione meteorologica ha provocato, nelle famiglie già ben sviluppate, un elevato consumo di scorte per via delle basse temperature e degli scarsi flussi nettariferi, costringendo gli apicoltori in molte zone della penisola ad intervenire con la nutrizione di emergenza. Le intense gelate di inizio aprile, seppur non con la gravità della primavera 2021, hanno causato danni diretti ai germogli delle piante di acacia in fase di sviluppo in diverse zone del nord.

Agli inizi di maggio, nel momento dei raccolti fondamentali (acacia e agrumi), le tanto attese piogge si sono manifestate in gran parte della Penisola con una intensità e continuità che ha impedito alle api di bottinare per diversi giorni. Nonostante le nutrizioni incessanti, le famiglie hanno subito comunque una forte regressione con riduzione della covata e un generale rallentamento delle famiglie. La scarsità di flussi nettariferi, la prolungata inattività delle bottinatrici e le difficoltà ad effettuare le regolari visite di controllo delle famiglie di api per le continue piogge, hanno inoltre innescato sciamature incontrollate, soprattutto in alcune regioni del Sud, che hanno ulteriormente ridotto il potenziale produttivo e si aggiungono alle altre criticità evidenziate.

Notizie più complete sulla struttura del mercato si possono trovare sulla scheda di settore aggiornata.



 
 

 

Ultime dal settore