Roma, 7 dicembre 2023
Bilancia commerciale: esportazioni, importazioni e saldo
Dopo un 2022 da record, anche nei primi nove mesi del
2023 le esportazioni agroalimentari italiane crescono e superano il valore di
47 miliardi di euro, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Continua a crescere anche il valore delle importazioni (+7,9% per 48,6 miliardi
di euro), ma in maniera meno consistente rispetto al 2022 grazie a una
riduzione delle quotazioni delle commodity agricole; resta negativo il saldo
della bilancia commerciale agroalimentare con un deficit di 1,2 miliardi di
euro. Sebbene in maniera ridotta rispetto a quanto osservato nel 2022, sia per
le esportazioni che per le importazioni l'"effetto prezzo" continua ad avere
un'influenza sui tassi di crescita dei flussi in valore, che risultano più
consistenti di quelli in volume.
I principali paesi di destinazione e di provenienza
Il principale mercato di
destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l'UE che, con 25 miliardi
di euro, nei primi otto mesi del 2023, assorbe circa il 59% delle nostre esportazioni.
Germania, Francia e Stati Uniti rimangono i partner di maggior rilievo, sebbene
per gli Stati Uniti si registri una contrazione delle spedizioni del 2,5% rispetto
al periodo gennaio-agosto 2022. Le esportazioni crescono verso i principali
paesi partner; tra i primi 20 paesi di destinazione oltre agli Stati Uniti, risultano
in controtendenza solo Giappone, Canada e Russia. Si conferma la concentrazione
geografica delle nostre esportazioni, con i primi cinque paesi di destinazione
che coprono da soli quasi la metà dei flussi complessivi.
La UE è il principale
partner commerciale dell'Italia anche per le importazioni (30,6 miliardi di
euro nei primi otto mesi del 2023) con una quota del 71%; Francia, Germania, Spagna
e Paesi Bassi si confermano i principali fornitori, mentre in questa frazione
di 2023 la Polonia scalza dal quinto posto il Brasile, che era emerso durante
il 2022 soprattutto a seguito del forte aumento del valore delle importazioni
di commodity agricole, di cui il paese sudamericano è grande produttore ed
esportatore.
I principali prodotti esportati e importati (primi 8 mesi del 2023)
Nei primi otto mesi del 2023 le
esportazioni evidenziano valori in crescita per tutti i principali comparti e prodotti;
tra i primi 20 prodotti del made in Italy nel mondo unica eccezione sono i vini
fermi in bottiglia che, pur rimanendo il prodotto dell'agroalimentare italiano
maggiormente venduto all'estero, registrano un calo dell'export del 2,9% in
valore e del 2,8% in volume. Le quantità esportate si contraggono anche di
molti altri prodotti, quali pasta, spumanti, olio vergine ed extravergine
d'oliva, prodotti trasformati del pomodoro, mele e uva da tavola.
Il dettaglio merceologico
delle importazioni, in coerenza con il ruolo dell'Italia di paese trasformatore
in campo agroalimentare, riguarda in larga parte materie prime non trasformate
e prodotti semilavorati. In particolare, caffè non torrefatto, mais, olio
extravergine di oliva, bovini vivi, prosciutti e spalle suine (non disossate), frumento
tenero, e soia sono stati i prodotti maggiormente importati. Nei primi otto
mesi del 2023 si registra il calo dell'import in valore e in volume del mais e
dell'olio di semi di girasole greggio, come effetto del calo delle quotazioni
internazionali delle commodity agricole.