Contesto europeo
Le consegne di latte vaccino risultano in lieve aumento
nell'UE-27 (+0,5% nel periodo gennaio settembre), come conseguenza di dinamiche
contrapposte nei principali paesi produttori: Germania (+2,2%), Paesi Bassi
(+2,2%), Polonia (+1,9%), Francia (-2,5%), Irlanda (-1%). I prezzi del latte
alla stalla sono in progressivo calo, assestati in media nell'UE27 a 44,4
euro/100 kg nel mese di novembre 2023 a fronte di 57,8 euro/100 kg di un anno
fa.
Situazione in Italia
Le consegne di latte vaccino in Italia continuano a
diminuire rispetto dello scorso anno e, secondo i dati Agea, la flessione
registrata nei primi dieci mesi del 2023 è dell'1,7%. Nonostante la minore offerta
interna, la pressione competitiva esercitata dai principali fornitori sta
spingendo al ribasso il prezzo del latte alla stalla nazionale, stimato a
novembre a 49,6 euro/100 litri (-14% rispetto a un anno fa). Pur restando
assestati su livelli sostenuti, i prezzi dei mangimi hanno iniziato a flettere a
partire dall'estate e, in base all'indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti
impiegati negli allevamenti bovini da latte, nel mese di novembre risulta una
diminuzione del 21% su base annua.
Andamento dei prezzi
Dopo l'estate, le quotazioni dei prodotti lattiero caseari
nazionali hanno progressivamente evidenziato segnali di cedimento, portando
l'Indice Ismea dei prezzi all'origine a +2,3% nei primi undici mesi del 2023
(+14,6% nel 2022). Per quanto riguarda i principali prodotti guida si registra a
novembre un -8,3% su base annua per i listini del Parmigiano reggiano, -5,7%
per il Grana padano, -3,8% per il Gorgonzola maturo dolce, -1,9% per la
mozzarella vaccina.
Commercio estero
Nel periodo gennaio-settembre 2023, le esportazioni di
formaggi e latticini italiani sono cresciute del 13,7% in valore e di poco meno
del 5% in volume, trainate dal recupero del mercato tedesco (+10% in volume) e
dalla buona performance dei freschi (+17% in valore e +7,4% in volume). La minore
disponibilità interna sta spingendo le importazioni di latte in cisterna
(+57,1% in volume) e, in particolare, anche in considerazione di forniture più
convenienti, la Germania si è ricollocata nello storico ruolo di primo
fornitore.
Acquisti domestici
L'aumento dei prezzi registrato nella fase al dettaglio sta
facendo arretrare la domanda al consumo. Per quanto riguarda latte e derivati a
fronte di un aumento la spesa delle famiglie del 14% nei primi dieci mesi del
2023, si evidenzia una riduzione delle quantità nel carrello del -1%. La
contrazione sta interessando tutti i segmenti, ad eccezione dei formaggi duri.
6. Prospettive
La decelerazione dell'inflazione, attesa al +2,5% nel 2024
secondo le previsioni Istat, dovrebbero far riprendere i consumi interni. Sul
fronte della domanda estera, il rafforzamento dell'euro potrebbe incidere sulla
competitività dei prodotti nazionali, ma la vera incognita a livello globale è rappresentata
dall'evoluzione nei prossimi mesi dei conflitti in corso in Medioriente e in
Ucraina.