Roma, 3 luglio 2012
Le esportazioni di carni suine dalla Germania proseguono, nei primi tre mesi dell'anno, la loro tendenza all'aumento raggiungendo un quantitativo di 420 mila tonnellate (+12% su base annua). Un risultato raggiunto nonostante il calo del tre per cento della produzione e l'allarme diossina che ha limitato i flussi verso alcuni Paesi.
A registrare le performance migliori sono state le carni congelate (+38% rispetto al 2011) mentre il segmento del fresco è stato interessato da un aumento più contenuto (+2%).
Analizzando la dinamica nei diversi Paesi di destinazione emerge un aumento del due per cento verso l'Unione europea (con volumi superiori alla media per Italia e Polonia, i due principali mercati), e un incremento ben più significativo verso i Paesi Terzi (oltre l'80%), riconducibile in larga misura alla recente debolezza dell'euro e alla forte domanda dei Paesi asiatici.
Di contro frenano, nello stesso periodo, le importazioni tedesche di carne suina (-6%) a causa di una scarsa capacità di assorbimento della domanda interna.