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Home > Carni > Avicoli e uova > Prezzi > Prezzi medi > Tendenze Avicoli - n.1/2024 - Maggio 2024
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Avicoli e uova  - Report 

Tendenze avicoli

Contesto globale ed europeo

La produzione europea di carni avicole, dopo la costante crescita nel decennio 2010-2020 e il ripiegamento negli anni 2021 e 2022, torna ad aumentare nel 2023. Circa 11,4 milioni di tonnellate la produzione europea nel 2023 con un grado di autoapprovvigionamento del 108% che le permette così di confermare la posizione di esportatore netto. In 10 anni la produzione è cresciuta del 24%.

Situazione produttiva

In Italia Nel 2023 la produzione di carne avicola, dopo un 2022 eccezionalmente negativo per i problemi legati all'influenza aviaria, torna ad allinearsi ai livelli precedenti, con un incremento del 9,9% sull'anno precedente in cui aveva perso il 12%. Si riducono le importazioni di carni (-22%) e tornano ad aumentare le esportazioni (+29%). Migliorano di conseguenza sia il saldo della bilancia commerciale che il tasso di autoapprovvigionamento che passa dal 102 al 106%.

Andamento dei prezzi

Nel 2023 i prezzi medi annui per i polli vivi hanno registrato una perdita 12% rispetto all'anno 2022, quando grazie alla ridotta disponibilità e all'incremento dei costi delle materie prime necessarie per la produzione, avevano registrato incremento sull'anno precedente del 42%. La situazione è ulteriormente peggiorata nel 2024, con un valore nel mese di febbraio che tocca il livello più basso degli ultimi tre anni (1,06 €/Kg), scendendo al di sotto di quelli che sono i costi di produzione (stimati a 1,03 €/Kg esclusi gli ammortamenti). Solo a marzo, lo smaltimento delle scorte accumulatesi nei mesi precedenti per l'eccedentaria produzione, ha permesso ai corsi del vivo di realizzare un lieve recupero dei valori che ad aprile restano comunque inferiori alle aspettative (1,10 €/Kg).

Commercio estero

Nel 2023, il saldo della bilancia commerciale del settore avicolo entra di nuovo in terreno positivo dopo la particolare annata 2022 (+172 milioni di € le carni avicole). I volumi di carni avicole esportati nel 2023, pur essendo superiori del 29% rispetto a quelle del 2022, sono allineate alla media delle precedenti annate del quinquennio. Le importazioni in volume pur ridimensionandosi rispetto a quelle del 2022 del 22%, restano invece su livelli superiori alla media di quelle degli ultimi 5 anni.

Acquisti domestici

Nel primo trimestre del 2024 gli acquisti di carne in generale hanno segnato il passo, evidenziato dal ridimensionamento dei volumi per tutte le tipologie, maggiore per le carni rosse (-6,4% i volumi delle suine e -5,3% quelli delle bovine) ma a cui non sono sfuggite le carni bianche, che hanno registrato una contrazione dei volumi del 2,9%. Tale riduzione dei volumi acquistati associata a un ridimensionamento dei prezzi medi hanno ridotto la spesa delle famiglie per le carni avicole del 6,4%.

Prospettive

Sebbene i prezzi dei mangimi siano in diminuzione rispetto alla seconda metà del 2022, si prevede comunque una fase caratterizzata da costi di produzione relativamente elevati. Una più oculata programmazione della produzione, tuttavia, permetterà ai corsi di recuperare le posizioni perdute.

 
 

 

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