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Tendenze - Bovino da carne

Tendenze Bovino da carne n.1/2024 - Settembre 2024

Le dinamiche recenti nel comparto delle carni

Contesto europeo
La produzione di carni bovine dell'Ue si è ridotta nel 2023 (-4% sul 2022), confermando la tendenza negativa degli ultimi quattro anni. La scarsa disponibilità di capi bovini maturi e lo sviluppo di una preoccupante emergenza sanitaria per la comparsa in contemporanea di due malattie virali vettoriali, la lingua blu e la malattia emorragica dei cervidi (BTV e MHE) mantiene alta la tensione sui prezzi nel mercato europeo anche nel primo semestre 2024.

Situazione produttiva in Italia
Nei primi sei mesi del 2024 la produzione nazionale di carne bovina, dopo la flessione nel 2023 (-6%), evidenzia un recupero dei volumi prodotti (+9,4% rispetto al periodo gennaio-giugno 2023). L'incremento delle importazioni di broutards nel primo semestre lascia presagire il mantenimento della crescita dell'offerta anche nella seconda parte dell'anno.

Andamento dei prezzi
Nei primi nove mesi del 2024 prosegue l'ascesa dei prezzi all'origine dei vitelloni da macello, seppur in misura più contenuta e graduale rispetto a quella dei ristalli; ad agosto il prezzo dei vitelloni è superiore del 6% a quello di agosto 2023. I prezzi all'ingrosso per le carni di vitellone registrano invece nel corso dell'estate un ripiegamento rispetto ai valori di inizio anno che li riporta sui livelli dei due anni precedenti.

Commercio estero
 Anche nel 2024 è proseguita a buon ritmo l'importazione di bovini vivi da allevamento, in aumento nel primo semestre dell'8,8% su base annua, ma va considerato il confronto con la scorsa annata in cui si era avuta una contrazione superiore alla media. Sul fronte delle carni, le importazioni nel primo semestre 2024 si attestano sopra le 223 mila tonnellate, ossia su livelli leggermente inferiori (-1,1%) rispetto a quelli dell'analogo periodo dello scorso anno. Gli esborsi per l'import continuano a crescere e il saldo della bilancia commerciale continua a peggiorare.

Acquisti domestici
Nei primi otto mesi del 2024 gli acquisti di tutte le carni sono in flessione a eccezione di quelle avicole. Per le bovine si rileva un cedimento dei volumi del 2,2% con una riduzione di spesa dello 0,9% e un incremento del prezzo medio dell'1,4%.

Prospettive
Obiettivi primari per la filiera bovina italiana restano, oltre ad una maggiore autosufficienza produttiva sul fronte dei ristalli, anche una migliore riconoscibilità del prodotto di qualità e una maggiore aggregazione e compattezza tra gli anelli della filiera. Una corretta informazione sul valore nutrizionale della carne e sui risultati raggiunti dalle filiere zootecniche in termini di sostenibilità e benessere animale possono spingere i consumi in un momento in cui i proteici sembrano riacquistare importanza all'interno delle diete.

 
 

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