Roma, 25 ottobre 2024 - In
occasione della prima edizione di "LUV", la fiera europea interamente dedicata
alla filiera dell'uva da tavola, si è svolta a Bari un'attività di incoming per
buyer e importatori esteri, organizzata dal Ministero dell'Agricoltura, della
Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con ISMEA.
L'iniziativa,
denominata "Table Grape Business Tour", segue di qualche settimana un'analoga
attività organizzata in Trentino Alto Adige a favore, in questo caso, della
filiera melicola.
Al pari delle mele, l'uva da tavola rappresenta uno dei
prodotti ortofrutticoli italiani a maggior vocazione all'export, con un valore
delle esportazioni che nel 2023 ha superato gli 820 milioni di euro (+13% sul
2022), e una crescita ancora più marcata nei primi 7 mesi di quest'anno (+36%).
L'Italia è il primo produttore europeo di uva da tavola e il terzo esportatore
mondiale dietro il Perù e i Paesi Bassi, con una quota del 10% degli scambi
globali del settore.
Un posizionamento ottenuto grazie alla riconosciuta qualità
delle sue varietà storiche alle quali, nel tempo, è stato affiancato un numero
crescente di nuovi impianti di varietà seedless, oggi maggiormente richieste
dai mercati.
Il Table Grape
Tour ha visto la partecipazione di buyer e importatori provenienti da Qatar, Arabia
Saudita, Emirati Arabi Uniti, Polonia, Vietnam e Canada individuati dal Masaf e
dall' ISMEA con il supporto di ICE e il coinvolgimento operativo della CUT,
Commissione Italiana Uva da Tavola.
Dal 22 al 24
ottobre la delegazione estera è stata coinvolta in una serie di attività e
incontri per rafforzare le relazioni commerciali internazionali del comparto,
tra cui visite in importanti realtà produttive e di confezionamento pugliesi,
incontri B2B presso la Fiera LUV con le principali organizzazioni di produttori
nazionali e momenti dedicati alla scoperta del territorio, delle sue tradizioni
enogastronomiche e culturali.