Roma, 23 maggio 2025
La produzione italiana di agrumi
ammonta a 3 milioni di tonnellate e vale circa 1,9 miliardi di euro al cancello
dell'azienda agricola. Nella campagna 2023/24, le esportazioni italiane di
agrumi hanno generato incassi per 293 milioni di euro (+9% rispetto alla
campagna precedente), con la Germania che si conferma il primo mercato di
sbocco per il nostro Paese.
Sono queste le principali
evidenze del report ISMEA Tendenze relativo al comparto agrumicolo,
appena pubblicato.
La siccità che ha colpito in
particolare la Sicilia tra il 2023 e il 2024 non ha compromesso la qualità
della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore,
si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico. La campagna agrumicola
2024/25 è stimata in lieve diminuzione rispetto alla precedente, ma il processo
di ammodernamento del tessuto produttivo sta iniziando a mostrare i primi
effetti positivi.
La coltivazione delle arance sta
attraversando una fase di profonda ristrutturazione a livello produttivo: i
piccoli agrumeti, gestiti per lo più da imprese non professionali, stanno
lasciando spazio a nuovi impianti caratterizzati dall'impiego di varietà o
cloni moderni, con l'adozione di nuovi sesti di impianto e di tecniche irrigue,
nutrizionali e di difesa sempre più innovative.
I primi segnali positivi
derivanti dal processo di ammodernamento e riorganizzazione della produzione e
della commercializzazione sono evidenti nell'aumento delle esportazioni. Tra
ottobre e dicembre 2024, infatti, le esportazioni italiane di arance hanno
registrato ritmi più sostenuti rispetto agli ultimi anni (+19% rispetto alla
media dell'ultimo triennio), mentre i quantitativi importati risultano in calo
(-15%).
Sul fronte dei prezzi
all'origine, le rilevazioni ISMEA hanno evidenziato variazioni positive sia
rispetto alla campagna 2023/24, sia in confronto alle annate precedenti.