Roma, 30 ottobre 2012
In lieve miglioramento la fiducia dell'industria alimentare italiana nel terzo trimestre del 2012. L'indice, seppure ancora negativo e pari a -6,7 (il campo di variazione dell'indice è compreso tra -100 e +100), surclassa di quattro punti il livello dell'indice del trimestre precedente, mentre su base annua registra uno svantaggio di nove punti. Questo il risultato che emerge dall'indagine congiunturale trimestrale condotta da Ismea nel mese di settembre presso il panel dell'industria alimentare.
Sul miglioramento della fiducia degli operatori ha inciso la riduzione delle scorte di prodotti finiti, la ripresa benché contenuta del livello degli ordini e quindi la maggiore positività degli operatori riguardo alle attese di produzione. Il livello degli ordini risulta sospinto essenzialmente dalla domanda estera, soprattutto dei Paesi esterni all'Area Euro (+7,3% la variazione su base annua delle esportazioni di prodotti dell'industria alimentare italiana nel terzo trimestre del 2012 secondo le stime Ismea), dato che sul fronte nazionale l'indebolimento della domanda risulta in crescita. I dati ufficiali sulla produzione industriale ad oggi disponibili attestano che nei primi otto mesi del 2012 l'intero settore manifatturiero nazionale e in misura più contenuta anche l'industria alimentare hanno registrato un arretramento sul livello produttivo, segnatamente di 7,2 punti percentuali il primo (sul livello dei primi otto mesi del 2011) e di 1,2 punti percentuali la seconda.
A livello settoriale, poi, l'indice di clima Ismea ha evidenziato che nel terzo trimestre dell'anno la congiuntura si è rivelata favorevole (indice positivo e variazione congiunturale positiva) per i segmenti dell'industria dei prodotti da forno e dolciaria, per l'industria degli elaborati a base di carne e per quella mangimistica, per il settore del vino e dell'olio. Di converso, nel trimestre la congiuntura si è rivelata negativa (indice negativo e variazione congiunturale negativa) per il settore della prima lavorazione delle carni rosse, per quello lattiero caseario e dei gelati. Si segnala infine un livello della fiducia particolarmente basso nel settore dell'industria del pane, seppure in lieve ripresa rispetto allo scorso trimestre.
A livello territoriale, la fiducia è risultata in miglioramento nelle regioni di Nord Ovest e del Nord Est; in peggioramento al Centro e al Sud.