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Cereali - Ultime dal settore

Lo scenario produttivo mondiale delle principali commodity agricole (aggiornamento dati a novembre 2012)

Roma, 6 dicembre 2012

Frumento
Gli ultimi aggiornamenti disponibili circa l'andamento delle variabili di base che influenzano il mercato delle principali commodity conferma quanto già evidenziato negli scorsi mesi: nella campagna di commercializzazione 2012/13 si registra un disequilibrio tra domanda e offerta che comporta una flessione delle scorte non particolarmente preoccupante.
 

 

Nel particolare, l'aggiornamento allo scorso mese di novembre conferma, per la campagna di commercializzazione in corso, la flessione dei raccolti del 6% rispetto al 2011; questi, inoltre, si posizionano su livelli più bassi dei consumi determinando la contrazione delle scorte che, comunque, si mantengono su livelli ben più elevati di quelli minimi del 2007, che avevano contribuito a innescare l'infiammata dei prezzi mondiali della granella dei principali cereali durante la campagna di commercializzazione 2007/08. La dinamica congiunturale negativa dell'offerta è da imputare in larga parte agli esiti produttivi molto penalizzati dalle elevate temperature estive e dalla conseguente siccità registrate nei paesi ex-Urss e in Australia.

 
 

E' da rilevare, inoltre, che tali paesi si configurano come i principali paesi esportatori di frumento, soddisfacendo congiuntamente circa il 45% domanda internazionale nella scorsa annata; tale quota si riduce in misura piuttosto consistente nella campagna di commercializzazione in corso a circa il 32%. La dinamica congiunturale dei fondamentali del mercato - flessione dell'offerta, degli stock e delle esportazioni - ha impattato sul mercato determinando una significativa rivalutazione dei prezzi mondiali della granella di frumento. Nel particolare, a novembre 2012 si è raggiunto un livello pari a circa 344,40 $/t, in leggero aumento rispetto al mese precedente (+1%); dal confronto con lo stesso mese del 2011 l'incremento è molto più consistente (+34%) ma nettamente più contenuto (-18%) rispetto al prezzo record di poco meno di 420 $/t, registrato durante il precedente picco verificatosi durante la campagna di commercializzazione 2007-08.
Medesimo andamento si registra per le quotazioni all'origine del prodotto nazionale che si attestano nello scorso novembre a un livello medio pari a 275,27 €/t: +2% sul mese precedente, +26% su novembre 2011 e -5,3% rispetto al picco registrato a febbraio 2011 (290,63 €/t).

 
 

Mais
Anche l'offerta mondiale di mais si conferma in flessione dopo il record produttivo dello scorso anno, ed anche in questo caso i consumi sono stimati su livelli maggiori dei raccolti e, conseguentemente, le scorte dovrebbero contrarsi in misura piuttosto consistente avvicinandosi ai livelli minimi del 2007/08.
 

 

Nel 2012 i raccolti di mais evidenziano una flessione del 5% circa rispetto all'anno precedente, tale risultato è da ritenersi "fisiologico" in ragione degli elevati quantitativi prodotti lo scorso anno. Anche la domanda della granella risulta in flessione ma si mantiene su livelli maggiori all'offerta. La contrazione congiunturale dell'offerta è da imputare in larga parte agli USA - che concentrano più del 30% della produzione mondiale - e che hanno registrato durante il ciclo colturale la peggiore siccità degli ultimi 50 anni negli areali produttivi del Midwest, vocati a tale coltivazione ed anche a quella della soia.

 
 

La consistente crescita della domanda e la contrazione delle scorte negli ultimi anni hanno spinto al rialzo le quotazioni mondiali all'origine della granella di mais. Una nuova progressione dei prezzi si è registrata all'esordio dell'attuale campagna di commercializzazione in ragione della flessione dei raccolti e della contrazione delle scorte. Nello specifico degli ultimi tre mesi, i prezzi mondiali sono risultati piuttosto instabili; nel particolare, a novembre 2012 il prezzo si è assestato a 322,40 $/t, in lieve incremento (+0,6%) su base congiunturale che risulta ben più marcato nel confronto con lo stesso mese del 2011 (+18%). Il prezzo di novembre scorso, inoltre, si mantiene più basso del 4% circa rispetto a quello di agosto 2012 (335,30/t) che ha rappresentato la quotazione più elevata degli ultimi 20 anni.
La dinamica nazionale del prezzo della granella del mais all'origine è analoga a quella osservata a livello mondiale: nei primi tre mesi della campagna 2012/13 i listini si sono fortemente rivalutati per poi ripiegare e mantenere un andamento incostante. A novembre scorso il prezzo medio è stato pari a 253,65 €/t, cioè +3% sul mese precedente, +35% su base tendenziale e -4% rispetto al picco registrato in Italia a luglio 2011 (265,58 €/t).

 
 
 

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