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Agrumi - Ultime dal settore

Il Mipaaf pubblica la Relazione sulla valutazione della Strategia Nazionale Ortofrutta

Roma, 11 dicembre 2012

Il Mipaaf ha pubblicato sul proprio sito internet la Relazione finale sulla valutazione della Strategia Nazionale per l'OCM Ortofrutta adottata dall'Italia per il periodo 2009-2013. La relazione è stata realizzata da Ismea con il supporto scientifico e metodologico dei Professori Alessandro Sorrentino e Simone Severini dell'Università degli studi della Tuscia.
Il Rapporto di valutazione si compone di due parti: la relazione finale ed un addendum contenente cinque allegati di approfondimento che riguardano il contesto della valutazione, la metodologia, le risposte alle domande di valutazione, i risultati dei focus group, le conclusioni e le raccomandazioni.
Dalla Relazione emerge che tra i principali risultati raggiunti dalle OP vi è l'incremento dell'indice della capacità di spesa (aiuto erogato/VPC), che nel periodo 2008-2011 è aumentato dal 4% al 4,3%, avvicinandosi al livello massimo del 4,6%.
Tra il 2008 ed il 2011, il numero delle organizzazioni di produttori è rimasto sostanzialmente stabile. A livello territoriale emergono tuttavia dinamiche piuttosto differenziate tra le diverse circoscrizioni geografiche, con le regioni del Nord che consolidano il dato di consistenza delle OP, il Centro Italia che ripropone al 2011 un risultato pressoché analogo a quello del 2008 e il Mezzogiorno (Isole comprese) che accusa invece una riduzione del numero delle Organizzazioni di produttori. Riguardo a quest'ultima evidenza, si ritiene che il dato incorpori, per lo meno in parte, gli effetti del disaccoppiamento degli aiuti alla trasformazione, che ha comportato una perdita di attrattività del sistema OP soprattutto nel settore degli agrumi (non a caso Calabria e Sicilia sono le due regioni che hanno maggiormente contribuito al calo della consistenza delle OP, cresciuta al contrario in Puglia e Campania).
Alla sostanziale conferma del numero delle OP ha corrisposto una riduzione del numero dei produttori associati, che nel confronto secco tra i due anni ha sperimentato una contrazione di oltre il 17%, aumentando però tra il 2009 e il 2010. Va sottolineato che a fronte della riduzione del numero dei soci la produzione commercializzata ha fatto registrare, nell'arco di tempo considerato, un incremento in valore e in quantità.

 
 

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