Roma, 21 dicembre 2012
La strada intrapresa dall'Italia e la rilevanza delle produzioni Dop e Igp è evidenziata dai numeri: accanto all'ottima crescita del numero di riconoscimenti (+50,9% nell'ultimo quinquennio) che pone l'Italia al primo posto in Europa (246 Dop e Igp, di cui 154 Dop e 92 Igp) prima della Francia (192) e della Spagna (158), stanno crescendo anche produzione (+10,4% negli ultimi 5 anni) e fatturati (+40,1% quello all'origine e +24,3% quello al consumo) in questo comparto.
La produzione certificata di Dop e Igp in verità si è mantenuta pressoché costante nel 2011 (+0,2%), ma si sono quasi sempre registrati diffusi aumenti negli anni precedenti.
Le Dop e Igp, hanno realizzato nel 2011 un giro d'affari di 6,5 miliardi di euro alla produzione (+8,9% sul 2010), mentre per quanto riguarda il valore al consumo si stima un valore di 11,8 miliardi di euro (+5,5%), di cui 8,5 sul mercato nazionale (+3,9%).
Il fatturato alla produzione complessivo generato dai singoli prodotti continua a far registrare una forte concentrazione su poche denominazioni: nel 2011 le prime dieci Dop-Igp assommavano quasi l'84% del fatturato complessivo del comparto, una percentuale che però si è assottigliata di circa 3 punti rispetto al 2004. Vi è quindi una crescita di nuove promettenti denominazioni che si stanno facendo spazio anche nell'ambito dei più importanti prodotti.
Sul fronte della domanda interna, nonostante le difficoltà dei consumi, i principali comparti a DO segnano un incremento (formaggi +4,2% in valore nel 2011, salumi +2,6%) a conferma della crescente attenzione delle famiglie italiane verso la tradizione, la genuinità e la qualità del cibo.
Riguardo alla domanda estera, si registrano performance molto più favorevoli rispetto alla domanda interna.
I volumi esportati nel 2011 risultano in crescita del 5,5% rispetto all'anno precedente, e sono pari a più di un terzo di tutta la produzione agroalimentare di qualità certificata.
In termini di valore l'export risulta in crescita del 6,9% e si stima che valga nel 2011 oltre 2 miliardi di euro. Nel 2011 però cresce leggermente di più l'export agroalimentare nel complesso (+8,5%).
L'export infine ha come principale destinazione l'Unione europea (65% del totale, con principale mercato la Germania), mentre verso i paesi extra-Ue si orienta il restante 35% del totale, con il maggiore mercato rappresentato dagli Usa.