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Latte e derivati bovini - Ultime dal settore

Mercato europeo del latte: trend e previsioni per il biennio 2013-14

Roma, 12 marzo 2013
 
Dopo essere aumentata dello 0,6% nel 2012, la produzione di latte nell'UE (pari a circa 152,1 milioni di tonnellate) dovrebbe continuare a crescere nei prossimi due anni, ma a un ritmo più rallentato. È quanto ha recentemente affermato la Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea in base alle previsioni di breve periodo sul mercato agricolo comunitario. 
La lieve crescita del 2012 è stata determinata soprattutto dall'aumento delle consegne in Polonia, Danimarca, Repubblica Ceca e, seppure in misura minore, Germania. Per il prossimo biennio è prevista una tendenza simile: +0,4% nel 2013 e +0,5% nel 2014. La resa media per vacca da latte, attestandosi a circa 6.584 kg/capo, ha continuato ad aumentare nel 2012 (+1,7%), andando a compensare la contrazione del patrimonio da latte stimata a -1,1% nel 2012 e che si prevede debba proseguire nel 2013 e 2014.
Le stime sulla produzione di latte dell'UE per il 2012 e le proiezioni per il 2013 tengono conto dell'impatto della grave siccità che ha pesantemente inciso sulla produzione di cereali nel 2012 e ha portato ad un forte aumento dei costi dei mangimi. Nelle regioni maggiormente colpite dalla siccità, il calo previsto della produzione di latte è da attribuire proprio alla minore disponibilità di foraggi e alla maggiore incidenza dei mangimi acquistati nei costi di gestione delle aziende agricole.
Sul fronte della trasformazione industriale, nel 2012 nonostante la crisi economica, la domanda sostenuta ha portato ad una crescita della produzione di formaggio stimata nel +1,3% rispetto al 2011. Questo trend positivo è destinato a continuare nei prossimi due anni, ma a un ritmo più lento. La maggior parte del surplus produttivo del 2012 è stato assorbito dal mercato domestico, anche se sono significativamente aumentate anche le esportazioni verso i Paesi Terzi. Nel 2013 e 2014, dovrebbe continuare a crescere anche la produzione di prodotti lattiero-caseari freschi, seppure a un ritmo più lento, soprattutto con riferimento al latte alimentare.
Nel 2012, la produzione di latte intero in polvere si stima sia stata del 2,6% inferiore a quella del 2011 e questa tendenza dovrebbe continuare nei prossimi due anni. Per il 2013, nonostante la previsioni di un tasso di cambio più favorevole, il mercato del latte intero in polvere dovrebbe essere influenzato da limitate disponibilità interne (il latte viene trasformato in altri prodotti, ad esempio formaggi, panna) e minore competitività nei confronti dei prodotti dell'Oceania. Per quanto riguarda il latte scremato in polvere, dopo il significativo aumento della produzione stimato per il 2012 (+7,2%), la limitata disponibilità di materia prima - maggiormente impiegata per formaggio e latte fresco - , e gli stock ridotti, potrebbero influenzare l'offerta nel 2013 (-0,1% rispetto al 2012). Tuttavia, un parziale recupero è previsto nel 2014.
Infine, per il burro dopo un aumento produttivo stimato per il 2012 nel +4,2%, si prevede un vero e proprio ripiegamento nei prossimi due anni (-0,1% nel 2013 e -0,5% nel 2014), in particolare a causa della differenza esistente tra i prezzi UE e i prezzi mondiali che renderà le esportazioni comunitarie meno competitive nel prossimo biennio. 

 
 
 

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