Ovicaprini - News mercati

La dodicesima di calendario mostra dinamiche positive per il mercato ovicaprino nazionale. Con l'avvicinarsi della festività pasquale, infatti, sui maggiori centri di quotazione si vivacizza la compravendita del prodotto.
In Sardegna sia il mercato del vivo che del macellato è stato caratterizzato da listini in salita sulla maggior parte delle piazze. Per ciò che concerne Cagliari, l'incremento rispetto alla settimana precedente è stato pari al 27%, mentre a Macomer l'agnello Igp ha spuntato un prezzo medio di 4,50 euro al chilo (+28,5% variazione congiunturale). L'unica piazza a rimanere ancorata sui precedenti livelli di quotazione è Sassari, dove le contrattazioni pre-pasquali sono state caratterizzate da un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. In Toscana e Lazio per gli agnelli e i capretti, l'incremento dei listini è stato molto variabile sui diversi centri di scambio, passando dai 5 centesimi in più di Firenze a 1,45 euro in più di Siena.
Il Sud Italia ha manifestato, invece, già in questa settimana le prime flessioni nelle quotazioni degli agnelli e degli agnelloni, avendo espresso tutta la dinamicità fisiologica per il periodo pasquale nelle scorse settimane. Nello specifico le piazze coinvolte nei suddetti cali sono quello di Foggia e Noci.
Anche confrontando le quotazioni raggiunte in quest'ultima ottava con la tredicesima settimana dello scorso anno (la stessa che precedeva la Pasqua di sette giorni), i listini hanno recuperato solo in alcune aree produttive - mediamente tra il 2% ed il 10% -, seppure con forti differenze tra i vari centri di scambio.
In generale, gli operatori segnalano la presenza sui mercati locali di bestiame e carni provenienti dall'est Europa, dalla vicina Spagna e dalla Francia, per cui il collocamento degli agnelli e dei capretti nostrani avviene spesso con difficoltà perché il prodotto estero non è sempre distinguibile da quello locale, regionale o nazionale.