Roma, 18 giugno 2013
Decisamente in frenata l'ottimismo registrato nei primi due mesi del 2013. Con i dati di marzo, infatti, si delinea anche per i primi tre mesi del 2013 un quadro piuttosto simile a quello visto nel corso di tutto il 2012: esportazioni in calo sul fronte di volumi, mentre gli introiti salgono del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ed il copione sembra ripetersi anche nell'andamento dei differenti segmenti. A soffrire in modo particolare sono stati i vini sfusi che hanno perso il 4% in volume a fronte di un aumento del 27% degli introiti. Ma questo è legato all'aumento importante dei listini alla produzione ed in primo luogo quelli dei vini comuni che, nello stesso periodo, hanno fatto segnare un incremento del 36% rispetto al primo trimestre 2012. In lieve flessione anche i vini confezionati (-2%) che mostrano un incremento in valore (+7%) meno dirompente di quello dei vini sfusi e questo proprio perché aumenti così forti nella prima fase della filiera tendono ad attenuarsi e ad essere ripartiti tra gli stadi successivi della filiera per non essere scaricati completamente al consumatore finale. Mentre continua il momento non particolarmente brillante dei vini frizzanti (-10%), si evidenzia il balzo in avanti degli spumanti. In questo segmento a trainare la domanda estera sono sia l'Asti che gli altri spumanti Dop, entrambi con incrementi in volume di oltre il 20% mentre in valore si arriva al 30%.