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Vino - Ultime dal settore

Per il vino un avvio di campagna all'insegna dei ribassi sui prezzi

Roma, 18 dicembre 2013

Per il mercato all'origine del vino è tempo di fare i conti con i segni meno. Dopo i record della scorsa campagna e gli incrementi a due cifre, infatti, le quotazioni alla produzione si stanno decisamente ridimensionando.
Dalle rilevazioni Ismea già dalla primavera scorsa si erano registrate delle battute d'arresto che però non avevano impedito di chiudere la campagna 2012/2013 con incrementi del 35%  per vini comuni e Igt e del 14% nel segmento delle Doc-Docg.
Con agosto, quindi con l'inizio della campagna 2013/2014, i listini hanno cominciato a scendere più rapidamente.
Complice una domanda non particolarmente dinamica e soprattutto una produzione più abbondante di quella dell'anno prima sia in Italia che a livello comunitario ed in Spagna in particolar modo.
Tagli ai listini si registrano in tutta la Penisola. A soffrire maggiormente sono i vini comuni, mentre le Igt, pur in flessione reggono meglio così come le Doc-Docg. Ma è evidente che nella prima parte della campagna sono soprattutto i vini comuni oggetto di maggior contrattazione.
Con gli ulteriori ribassi di dicembre comincia a diventare negativo anche il confronto delle quotazioni medie dei primi cinque mesi di campagna.
Sarà interessante osservare se, e se sì in quale misura, il ribasso dei prezzi italiani sarà accolto innanzitutto dai mercati esteri dove in questi ultimi due anni erano state perse quote di mercato in volume nello sfuso.
E nell'ottica proprio del ruolo italiano all'estero e della concorrenza  in questo segmento con la Spagna, non si può non sottolineare che nei primi mesi di campagna i ribassi nel mercato iberico sono già molto più importanti rispetto a quelli italiani.
Altra cosa che dovrà essere monitorata saranno le ricadute della flessione alla produzione sulle fasi più a valle della filiera ed in particola modo sul mercato al consumo.

 
 

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