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Ismea Mercati
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Report - AgrOsserva

I trimestre 2014

Roma, 15 maggio 2014

Archiviato un 2013 che, seppure complesso, ha confermato una maggiore tenuta dell'agroalimentare rispetto agli altri settori, questo primo squarcio d'annata appare ancora condizionato dalla diminuita capacità di spesa delle famiglie che ha portato a un'ulteriore contrazione dei consumi alimentari (meno 1% in volume su base annua, meno 2,3% la spesa, secondo i dati Ismea/GFK-Eurisko relativi ai primi due mesi del 2014).
Al pari di quanto evidenziato nel 2013, la riduzione della spesa in alimenti e bevande superiore a quella dei quantitativi acquistati è segno evidente delle strategie di risparmio messe in atto, in chiave anticrisi, dalla famiglie e delle maggiori pressioni promozionali presso i punti di vendita della GDO, che comportano sacrifici anche per le imprese agricole e per le industrie.
In attesa di apprezzare gli esiti delle misure di sostegno dei redditi, al momento sono solo i settori del manifatturiero più export oriented a manifestare una discreta vivacità, cogliendo gli stimoli di crescita dei mercati internazionali.
L'export si conferma infatti come l'unica valvola di sfogo per l'offerta nazionale, anche se la crescita delle esportazioni dell'agroalimentare italiano sta registrando una progressiva decelerazione: da tassi a due cifre del 2010 si è passati a un incremento inferiore al 5% nel 2013 sino a registrare, in apertura del 2014, una leggera flessione (-0,6% a gennaio 2014 su base annua).