Roma 29 luglio 2014
Una ascesa inarrestabile quella dei consumi di prodotti biologici in Italia, stimolata anche da una crescita delle referenze tra gli scaffali della grande distribuzione e da un differenziale dei prezzi con gli alimenti convenzionali più contenuto rispetto al passato.
I dati del panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko indicano nei primi cinque mesi di quest'anno un incremento record degli acquisti nel segmento bio pari a oltre il 17% in più in valore sullo scorso anno, in marcata controtendenza rispetto ai consumi alimentari complessivi che arretrano, nello stesso periodo, dell'1,4%.
Il biologico accelera la sua corsa e mette a segno l'incremento più elevato degli ultimi 12 anni, aprendo speranze su un possibile ampliamento della quota di mercato nell'ambito dei consumi nazionali.
La dinamica dell'anno in corso è dipesa in modo particolare dai forti aumenti fatti registrare all'interno della categoria: "pasta, riso e sostituti del pane" e "zucchero, caffè e tè". Incrementi compresi tra l'11 e il 15% hanno interessato gli ortofrutticoli freschi e trasformati e i biscotti, i dolciumi e gli snack. Più contenute la variazioni registrate da uova (+5,2%), lattiero-caseari (+3,2%) e bevande bio (+2,5%), mentre molto buoni sono risultati gli incrementi per il miele e per gli omogeneizzati, sebbene in associazione a valori di mercato abbastanza contenuti.
Le uova risultano ancora il prodotto bio più acquistato, con un'incidenza del 9,5% sulla spesa complessiva di bio confezionato, mentre schizzano al secondo posto i sostituti del pane, che grazie alla performance dei primi cinque mesi del 2014 raggiungono un peso dell'8% sul totale bio. Al terzo posto si conferma il latte con un'incidenza sugli acquisti del 7,3%.
Le ragioni di questa impennata dei consumi vanno cercate nell'aumento del numero di referenze e della profondità di gamma dei prodotti bio nella GDO, nella presenza di nuove linee di prodotto e nell'introduzione di marche bio anche nei discount. Parallelamente i prezzi hanno mostrato una dinamica meno inflattiva rispetto agli alimenti convenzionali, riducendone il differenziale positivo dei prezzi.
In occasione del Sana (6-9 settembre 2014) Ismea assieme a Sinab presenterà nel convegno di apertura i dati sui consumi di alimenti biologici più nel dettaglio.