Roma, 23 ottobre 2014
Da gennaio a luglio 2014 le esportazioni italiane di vino e mosti si sono attestate a 11,9 milioni di ettolitri, il 3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo dato conferma un'inversione rispetto alla dinamica negativa dei volumi esportati che aveva caratterizzato il 2012 ed il 2013. Sul fronte degli introiti continua ad esserci una progressione (+2%), seppure a ritmo molto più lento rispetto ai tassi di crescita espressi dal settore negli anni scorsi.
I dati dei primi sette mesi del 2014, evidenziano anche il ritorno del segno positivo nel segmento degli sfusi, che erano arretrati in termini quantitativi fino al primo semestre dell'anno. L'export di vini sfusi, con 2,54 milioni di ettolitri ha registrato un incremento del 2% su base annua a fronte di una pesante riduzione dei corrispettivi monetari (-16%), legata alla significativa discesa delle quotazioni all'origine.
Per i confezionati le elaborazioni Ismea indicano un passo in avanti in volume dell'1% accompagnato da una progressione in valore del 3%.
Tra i confezionati la migliore performance spetta ancora alle bollicine, con un +23% in volume e +18% in valuta. Ma il successo, in questo caso, è ascrivibile interamente alla voce "altri spumanti Dop" che comprende il Prosecco, la cui progressione è del 39% mentre per l'Asti si evidenzia una battuta d'arresto del 2%.