Roma, 29 ottobre 2014
Nel 2013, in Italia, sono stati spesi circa 6 milioni di euro per importare peperoncino, sia fresco sia essiccato e nei primi sei mesi del 2014 tale spesa ha già superato i 4,4 milionidi euro (+44% rispetto al primo semestre 2013), essenzialmente grazie all'incremento delle importazioni di prodotto fresco.
Per quanto riguarda il prodotto essiccato, soprattutto triturato o polverizzato, nei primi sei mesi del 2014, l'Italia ne ha importato circa 900 tonnellate (+7% rispetto al primo semestre 2013). L'esborso per tali forniture è ammontato a circa 2,3 milioni di euro (+4%). I principali mercati di approvvigionamento sono costituiti da importanti aree di produzione quali India (40% delle importazioni in volume), Spagna (22%) e Cina (16%), ma le forniture avvengono anche tramite paesi che non hanno una produzione propria ma in cui il prodotto transita prima di arrivare sul mercato italiano come ad esempio Paesi Bassi (9%) e Germania (4%).
Relativamente al prodotto fresco, nel primo semestre del 2014, le importazioni hanno superato le esportazioni di circa 600 tonnellate ed in termini di valore il deficit è stato di circa 300mila euro.
Nel periodo in esame, le importazioni italiane di peperoncino fresco sono ammontate a 1.806 tonnellate, un quantitativo triplo rispetto al primo semestre del 2013. Il costo per l'approvvigionamento ha superato quota 2milioni e 100mila euro.
La Spagna è il principale mercato di approvvigionamento del prodotto fresco con una quota in volume del 52%. A seguire Francia e Paesi Bassi, rispettivamente con il 28% e l'11%. Nel complesso, questi tre paesi hanno coperto il 91% delle importazioni italiane. Trai paesi extra Ue spiccano le importazioni da Pakistan (4%), Bangladesh (2%), Israele (0,8%) e Tailandia (0,5%).
Per quanto concerne le esportazioni, nel primo semestre 2014, sono ammontate ad oltre 1.200 tonnellate, sei volte i quantitativi spediti nello stesso periodo del 2013. Gli incassi sono stati pari a circa 1,8 milioni di euro. I Paesi Bassi sono il principale mercato di sbocco, infatti, nell'arco temporale esaminato hanno concentrato il 73%dei volumi spediti dall'Italia.
Prodotto |
2013 |
gen-giu 2013 |
gen-giu 2014 |
Var. % gen-giu 2014 / gen-giu 2013 |
---|---|---|---|---|
Peperoncino secco |
1.850,8 |
822,8 |
881,3 |
7% |
Peperoncino fresco |
938,3 |
575,3 |
1.805,6 |
214% |
Totale |
2.789,1 |
1.398,1 |
2.686,9 |
92% |
Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat
Prodotto |
2013 |
gen-giu 2013 |
gen-giu 2014 |
Var. % gen-giu 2014 / gen-giu 2013 |
---|---|---|---|---|
Peperoncino secco |
4.646,6 |
2.217,9 |
2.302,8 |
4% |
Peperoncino fresco |
1.241,8 |
846,7 |
2.118,4 |
150% |
Totale |
5.888,4 |
3.064,7 |
4.421,2 |
44% |
Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat