Dai dati Istat di contabilità nazionale emerge che il prodotto interno lordo (Pil) in Italia ha fatto registrare nel 2014 una diminuzione dello 0,4% rispetto al 2013. Più accentuata, rispetto alla caduta del Pil, la flessione del valore aggiunto in agricoltura (incluse pesca e silvicoltura), che si è ridotto del 2,2% su base annua. Sul settore primario la variabile climatica ha esercitato nel 2014 una forte influenza negativa, compromettendo le rese per diverse produzioni, in particolare per vite e olivo.
Nel 2014 è risultata negativa anche la dinamica del valore aggiunto dell'industria in senso stretto (-0,8% rispetto al 2013) e delle costruzioni (-3,6%); nel settore dei servizi la stessa variabile ha registrato invece una crescita dello 0,1%. In uno scenario che non considera l'impatto di elementi aleatori, come l'eventualità di shock climatici, è verosimile attendersi una crescita potenziale del valore aggiunto agricolo nel corso del 2015, in previsione di un incremento della produttività media rispetto ai valori dell'ultima annata.