Roma, 28 aprile 2015
L'indagine condotta da Ismea in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane, Italia Ortofrutta ed Unaproa sulla produzione di arance nella campagna 2014/15, porta a stimare una flessione della resa di produzione del 14% rispetto alla precedente campagna. Tale calo è da ascrivere alle avversità climatiche che hanno interessato i principali areali produttivi. Nelle diverse fasi fenologiche si sono susseguite condizioni climatiche fortemente instabili (pioggia, vento e grandine) e lunghi periodi di siccità. Le gelate di San Silvestro 2014 hanno determinato ulteriori danni rendendo non commercializzabile parte della produzione.
Coerentemente con il dato medio complessivo, tutte le principali varietà di arance evidenziano una flessione della resa produttiva per ettaro, ad eccezione del Tarocco Gallo che segna un incremento del 25% rispetto alla campagna 2013/14.
La varietà Moro è quella che registra il maggior calo della resa (-46%), seguita da Sanguinello (-31%) e Navelina (-23%).
Il Tarocco comune, che è la varietà più diffusa, registra una flessione della resa del 6,6% rispetto alla campagna 2013/14.
In particolare, le flessioni più severe registrate da Moro, Sanguinello e Valencia sono sostanzialmente ascrivibili ad avversità climatiche ed all'andamento ciclico della produzione.