Roma, 15 maggio 2015
Risultati contrastanti per la vendita di fiori in occasione della festa della mamma.
I pareri degli operatori su tale ricorrenza sono tra appena sufficiente e discreto. L'evoluzione nel centro-nord Italia è stata buona con livelli dei prezzi superiori a quelli dello scorso anno grazie ad una domanda che sui mercati europei ha influenzato positivamente i listini.
Nel Meridione, invece, il mercato locale presenta una situazione di squilibrio tra domanda e offerta e relativi prezzi non soddisfacenti, soprattutto sulla piazza di Napoli. Il clima delle ultime settimane di aprile e inizio maggio ha accelerato la crescita delle principali specie e soprattutto delle rose. Quest'ultime, affluite per volumi maggiori nelle due settimane precedenti il 10 maggio, non sono state assorbite dalla domanda locale che permane anche nel 2015, assai debole.
Quindi mentre nel nord Italia le rose, le peonie, le calle, i garofani mediterranei hanno presentato prezzi in rialzo, nelle regioni campane e pugliesi queste ed altre specie hanno registrato quotazioni su base annua inferiori.
In particolare nella piazza di Terlizzi, in Puglia, lo scorso anno, il clima consentì di raccogliere le rose con gradualità nelle settimane antecedenti la ricorrenza, mentre quest'anno le disponibilità si sono concentrate a ridosso della festa.
Al contrario in Toscana i volumi sono rimasti al di sotto del livello programmato per l'instabilità climatica che ha penalizzato alcuni prodotti come le peonie, lo statice o le ortensie in forte ritardo di maturazione.