Dopo due annate record, l'offerta mondiale di mais per la campagna di commercializzazione 2015/16 evidenzia, in base alle ultime indicazioni dell'IGC, una lieve contrazione. Tale dinamica è da imputare in larga misura agli USA per i quali viene indicata una riduzione delle superfici del 2% a 33 milioni di ettari circa e i raccolti dovrebbero subire un calo dell'8% a 332 milioni di tonnellate.
A fronte di una dinamica lievemente flessiva della produzione mondiale di mais, lo scenario per la campagna di commercializzazione 2015/16 registra la sostanziale stabilità della domanda, i cui livelli, tuttavia, dovrebbero mantenersi più elevati rispetto all'offerta causando una sensibile contrazione delle scorte (-7% circa a poco più di 187 milioni di tonnellate).
Ad oggi, quindi, è verosimile prospettare che il mercato mondiale del mais possa essere caratterizzato da una rivalutazione dei prezzi nei prossimi mesi in ragione del lieve squilibrio tra la domanda e l'offerta, e comunque dopo gli andamenti fortemente flessivi registrati nei mesi scorsi in conseguenza degli abbondanti raccolti e il consistente incremento delle scorte nella scorsa annata.
Anche la produzione mondiale di soia, dovrebbe risultare in lieve contrazione pur rimanendo ben al di sopra di 300 milioni di tonnellate. Con riferimento ai principali produttori, sono gli Usa e l'Argentina ad evidenziare le dinamiche maggiormente negative.
Sulla base delle più recenti indicazioni, i raccolti riescono comunque a soddisfare la domanda, anch'essa in aumento, mantenendosi su livelli più elevati e determinando un massiccio incremento delle scorte che potrebbe verosimilmente impattare sul mercato nel breve periodo.