Dai conti economici nazionali relativi al secondo trimestre 2015 emerge un aumento del Pil in Italia dello 0,3% su base trimestrale (+0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2014). Più di quanto era stato indicato nella stima preliminare che aveva invece quantificato la crescita in un +0,2%. L'Istat ha anche ritoccato al rialzo, dallo 0,3 allo 0,4 per cento, l'incremento del Pil nel primo trimestre. La variazione acquisita, per l'intera annata 2015, si è così portata al più 0,6%, vicino alla previsione dello 0,7% indicata nel Def, ma che il Governo potrebbe ritoccare al rialzo nella Nota di
aggiornamento di ottobre.
Come da attese, il valore aggiunto del settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca) ha fatto segnare, tra i mesi di aprile e giugno, una flessione su base trimestrale dell'1,1%, dopo il forte incremento (+6,5%) registrato nei primi tre mesi del 2015. Stazionario invece il valore aggiunto dell'industria, incluse le costruzioni (+0,2% l'industria in senso stretto; -0,7% le costruzioni), mentre crescono dello 0,3% i servizi.
La frenata congiunturale nel settore agricolo non ha smorzato la dinamica produttiva annuale che resta positiva e in accelerazione. Il valore aggiunto agricolo nel secondo trimestre ha messo a segno un più 1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2014 (+0,6% il tendenziale del primo trimestre). Su base annua emerge invece una dinamica piatta per l'industria (con un più 0,4% per l'industria in senso stretto, al netto cioè delle costruzioni) e uno 0,5% di crescita del terziario (servizi).