Anche per il 2016 le previsioni relative al mercato avicolo mondiale si confermano positive, ma la minaccia di espansione dell'influenza aviaria e lo squilibrio tra domanda e offerta rappresentano dei fattori che rischiano di limitare gli effetti benefici di un contesto macroeconomico faverovole.
Roma, 4 dicembre 2015
MONDO - Le previsioni positive che interessano il settore avicolo per il prossimo anno sono limitate dall'esigenza di far fronte al problema dell'influenza aviaria, sostengono gli analisti di Rabobank nell'ultimo rapporto trimestrale relativo al mercato avicolo. Basti pensare che solo due giorni fa il Dipartimento dell'agricoltura francese ha annunciato che sono stati individuati due ulteriori focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI), attribuibili al focolaio individuato a fine novembre 2015.
Negli ultimi mesi un'esagerata espansione dell'offerta, alimentata anche dai prezzi dei mangimi che si mantengono a livelli bassi, ha portato a superare le richieste della domanda, e a sbilanciare il mercato che da diversi trimestri era invece caratterizzato da un solido equilibrio tra domanda e offerta. La situazione sta portando ad una compressione dei margini di profitto dei produttori in diverse parti del mondo.
Anche i mercati di Cina e Tailandia subiranno le conseguenze del ritorno dell'influenza aviaria, a causa delle restrizioni alle importazioni di animali riproduttori dagli Stati Uniti nel secondo semestre del 2016, misura che potrebbe avere un impatto rilevante sul mercato avicolo mondiale.
Guardando al 2016, Rabobank sostiene che i fattori chiave del settore suggeriscono che sarà un ottimo anno per l'industria, ma se e quanto l'industria riuscirà a beneficiare di questi fattori dipende fortemente dalla capacità dell'offerta di adeguarsi ai nuovi equilibri di mercato e dall'evoluzione dell'influenza aviaria nel prossimo futuro.
La minaccia dell'aviaria rappresenta una vera incognita per il mercato, che potrebbe avere un impatto rilevante sia sull'offerta, che sulla commercializzazione e sul consumo finale dei prodotti avicoli. Dei mercati ben equilibrati sarebbero in grado di proteggere l'industria dall'impatto negativo che lo scoppio di nuovi focolai di aviaria potrebbe avere (vedi restrizioni al commercio), e garantiscono all'industria un maggiore potere contrattuale e dei margini migliori.
I fattori fondamentali monitorati da Rabobank per valutare l'evoluzione del mercato avicolo mondiale restano comunque positivi per il 2016. Il costo per l'alimentazione si dovrebbero mantenere basso, mentre i prezzi delle carni di bovino e di suino (fonti proteiche concorrenti della carne di pollo) si attesteranno a livelli abbastanza alti. Questo conferisce alla carne di pollo un notevole vantaggio competitivo in termini di prezzo, specialmente in un contesto macroeconomico molto debole come quello attuale. In queste situazioni la domanda di pollo si rafforza, dato che i consumatori tendono a spostarsi verso fonti proteiche più economiche.
La misura secondo cui il mercato avicolo mondiale si potrà avvantaggiare di questi fattori positivi dipende fortemente dall'equilibrio tra domanda e offerta. Dopo un periodo relativamente lungo di andamento al rialzo, nel finale del 2015 per molti mercati globali si sta verificando una situazione di eccesso di offerta e nei prossimi mesi sarà necessario affrontare la situazione allo scopo di evitare l'eccessivo assottigliamento dei margini dell'industria.
La principale sfida del settore per il 2016 sarà quella di affrontare la minaccia dell'influenza aviaria, che richiederà maggiori investimenti nella bio-sicurezza, e modifiche strutturali per migliorare i modelli di produzione industriale.
A questo proposito saranno fondamentali gli interventi congiunti dell'industria e dei governi dei paesi coinvolti.