Roma, 11 aprile 2016
Si è tenuto oggi al Vinitaly il Convegno dal titolo: "Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant'anni di storia del vino italiano", organizzato dall'Osservatorio del vino e da Veronafiere presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf.
Dopo i saluti introduttivi di Domenico Zonin, presidente UIV e Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea, sono intervenuti: Fabio del Bravo di Ismea, Andrea Rea di SDA-Boconi, Denis Pantini di Wine Monitor Nomisma e Diego Tomasi di CREA - Viticoltura Enologia. I partner dell'Osservatorio hanno messo a fuoco diversi aspetti dell'evoluzione-rivoluzione del vino italiano: dalla trasformazione della geografia produttiva, che ha visto cambiare radicalmente la tipologia dei vitigni coltivati nel nostro Paese, all'analisi di come è cambiato il marketing del vino delle imprese italiane per arrivare a capire come sono si evoluti stili di consumo e strategie distributive. Un cammino di successo che ha portato il vino italiano dal essere una commodity a un prodotto cult, oggi il più importante ambasciatore del territorio italiano.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a questa 50a edizione di Vinitaly con un convegno che ripercorresse gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei partner dell'Osservatorio del Vino: ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia. Un'analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all'estero come ambasciatore d'eccellenza", ha sottolineato Domenico Zonin.