Roma, 19 luglio 2016
Le vendite all'estero dei prodotti dell'industria alimentare italiana registrano una forte crescita su base annua (+12,1%), mentre quelle dei prodotti agricoli sono in lieve flessione (-0,9%).
I dati sul commercio estero di maggio diffusi dall' Istat sono fortemente positivi per l'agroalimentare italiano (prodotti agricoli e prodotti dell'agroindustria), le cui vendite complessive all'estero aumentano di 9,9 punti percentuali su base annua.
Il dato riflette un aumento tendenziale ancor più significativo dell'export dei prodotti dell'industria alimentare (+12,1%) e un lieve calo che interessa invece le esportazioni dei prodotti agricoli (-0,9%).
Dopo il rallentamento registrato nel mese di aprile, per effetto della crescita di maggio anche il dato cumulato dei primi cinque mesi del 2016 migliora: rispetto al corrispondente periodo del 2015, tra gennaio e maggio 2016, l'export agroalimentare è cresciuto del 3%, sempre sospinto dal buon andamento delle vendite dei prodotti trasformati.
Quella dell'agroalimentare continua a mostrarsi una delle componenti più dinamiche del totale export nazionale che, sempre con riferimento al periodo cumulato, è fermo sui livelli del 2015 (+0,1%).
Tuttavia, il dato per le vendite all'estero dell'agroalimentare, per quanto positivo, mostra un rallentamento rispetto all'eccellente evoluzione osservata nell'arco del 2015.
Riguardo a tale considerazione, va evidenziato che il lieve apprezzamento dell'Euro rispetto al Dollaro Statunitense, cui si è assistito nei primi mesi del 2016, ha sicuramente influenzato la dinamica delle esportazioni europee, mentre, nell'arco del 2015, il tasso di cambio stabilizzatosi dopo il forte deprezzamento del 2014 attorno a una media di 1,11 €/$, era stato molto favorevole per le stesse.