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Agroalimentare - Ultime dal settore

A maggio i finanziamenti alle imprese agroalimentari fermi sui livelli del 2015

Roma, 20 luglio 2016

Gli stock dei prestiti bancari destinati alle imprese agricole registrano una variazione negativa su base annua (-0,9%), mentre crescono quelli per le imprese dell'industria alimentare (1,3%).

Le imprese dell'intero sistema produttivo nazionale (famiglie e imprese produttrici) continuano a essere interessate da una riduzione del credito a loro destinato.
I dati diffusi dalla Banca d'Italia nel rapporto mensile Monete e banche, indicano che i prestiti concessi al totale delle imprese italiane ammontano, nel mese di maggio, a 880.395 milioni di Euro, in diminuzione dell'1,6%, rispetto allo stock registrato nel corrispondente periodo del 2015.
Per le imprese agricole e dell'industria alimentare, considerate nel complesso, il dato di maggio mostra una sostanziale stabilità tendenziale dei finanziamenti loro destinati.
Tuttavia, l'analisi dei dati di maggio sull'accesso al credito conferma la tendenza che è in atto dai primi mesi del 2016 e che sta delineando, anche per queste imprese, una contrazione dei finanziamenti: mentre per tutto il 2015 avevano mostrato una tenuta migliore in termini di credito rispetto al sistema produttivo in generale, registrando perfino una crescita, rispetto al dato medio del 2014, l'anno in corso evidenzia una dinamica flessiva dei loro prestiti.
In particolare, le imprese del settore primario (inteso come agricoltura, silvicoltura e pesca) registrano questo andamento lievemente calante dagli ultimi due mesi del 2015 e, il dato di maggio, che vede lo stock dei prestiti bancari da loro intercettati assestarsi su 44.301 milioni di Euro, con una riduzione dello 0,9% su base annua, consolida tale tendenza.
Per quanto riguarda le imprese dell'industria alimentare, delle bevande e del tabacco, i prestiti sono in calo rispetto al picco registrato a gennaio, quando lo stock ammontava a 32.183 milioni di Euro. Tuttavia, i dati mensili tendenziali del 2016 sono, ad oggi, tutti positivi come attestato anche dal dato di maggio che segna un +1,3% su base annua.
Le imprese dell'industria alimentare intercettano il 3,6% dello stock dei prestiti bancari complessivi, mentre le imprese del settore agricolo rappresentano, in termini di finanziamenti ricevuti, una quota del 5,0%. Nel loro complesso, le imprese del settore agroalimentare nel 2016, in base ai dati disponibili fino a maggio, assorbono la medesima quota di credito bancario del 2015.
Con il dato di maggio, la variazione acquisita per l'intero 2016 resta infatti nulla: la differenza con il dato medio del 2015 (dati Moneta e Banca, Banca d'Italia) è di soli 0,2 punti percentuali in meno.

 
 

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