Roma, 23 novembre 2016
L'Indice Ismea rileva un calo del 3,1% su base annua: a incidere soprattutto i prodotti energetici (-10,1%) ma anche fertilizzanti e fitosanitari (rispettivamente -4,2% e -1,2%), mangimi (-3,8%) e, fra gli animali d'allevamento, bovini (-4,4%) e avicoli (-11,0%).
Ottobre conferma il calo dei costi di produzione per il settore agricolo.
Nel mese, l'Indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione elaborato dall'Ismea scende a quota 102,2 (base 2010=100), registrando un calo di 3,1 punti percentuali su base annua. La dinamica calante continua a essere guidata dal deprezzamento dei prodotti energetici, che tra le varie voci di spesa è quella che registra la contrazione più marcata rispetto a ottobre 2015 (-10,1%) contribuendo a una diminuzione del prezzo dei carburanti (-6,0%), dei lubrificanti (-25,0%) e dell'energia elettrica (-14,4%).
Scendono anche i prezzi delle altre principali voci di spesa degli agricoltori nazionali. In particolare, a ottobre hanno riportato un calo su base tendenziale i costi per l'acquisto di prodotti fertilizzanti e fitosanitari (rispettivamente -4,2% e -1,2%). Analizzando le spese sostenute dagli allevatori, si accentuano i ribassi nei prezzi dei mangimi (-3,8%) mentre i prezzi degli animali d'allevamento mostrano dinamiche eterogenee: il dato di sostanziale stabilità su base annua riflette infatti i rincari dei suini (+19,3%) controbilanciati dai ribassi di bovini (-4,4%) e avicoli (-11,0%). A livello trasversale, sono diminuiti i costi relativi a materiali vari, attrezzi e piccoli apparecchi (-5,3%). I costi del contoterzismo sono fortemente calati rispetto a settembre (-8,1%), portando il confronto su base annua al -7,1%.