Per l'economia italiana, dopo la crescita tendenziale dello 0,9% e dello 0,7% registrata rispettivamente nel primo e nel secondo trimestre dell'anno, l'indicatore anticipatore elaborato dall'Istituto nazionale di statistica non segnala prospettive di accelerazione negli ultimi mesi del 2016. A rendere incerta la ripresa del nostro Paese è sostanzialmente il rallentamento dei consumi, nonostante i miglioramenti osservati sul fronte del potere d'acquisto delle famiglie e la crescita tendenziale dell'occupazione. In tale contesto, che si profila con segnali di indebolimento a partire dalla seconda metà dell'anno, il valore aggiunto del settore agricolo nazionale ha registrato dei risultati positivi: dopo la crescita contenuta del primo trimestre del 2016 (+0,6% in volume su base tendenziale), ha proseguito a ritmi più sostenuti nel secondo trimestre, con tassi di crescita in volume del +0,5% su base trimestrale e del +1,8% su base annua.
L'evoluzione positiva del settore è testimoniata anche dai dati del mercato del lavoro: il miglioramento dell'occupazione nazionale nella prima parte del 2016 (+1,1% e +2,0% le variazioni su base annua dei primi due trimestri), si riflette qui in maniera amplificata, con un aumento del numero di occupati in agricoltura del +5,8% nel primo trimestre e, ancor più, del 6,5% nel secondo (53 mila nuovi occupati) , periodo in cui cresce soprattutto la componente più giovane degli under 35, con un +9,1%. In termini assoluti, nel periodo aprile-giugno, i giovani occupati in agricoltura sono quindi oltre 194 mila, ossia 16 mila in più rispetto al corrispondente periodo del 2015. Il confronto di questo dato col quello complessivo dell'occupazione giovanile nazionale risulta favorevole per il settore agricolo: nello stesso trimestre, per il totale dell'economia la crescita del numero dei lavoratori con meno di 35 anni è stata del 4,5%.