Il mercato lattiero-caseario mondiale è stato caratterizzato da forti tensioni negli ultimi due anni, a causa dell'introduzione dell'embargo russo e del significativo calo della domanda cinese che ha coinciso con aumenti senza precedenti della produzione mondiale. Nel corso del prossimo decennio, la crescita della produzione globale dovrebbe essere più moderata, guidata da un aumento sostenuto della domanda, anche se a un ritmo più lento rispetto al decennio passato. È quanto emerge dalle ultime prospettive per i mercati agricoli elaborate dalla Commissione Europea per il periodo 2016-2026.
Dopo più di 30 anni di produzione contingentata dal regime delle quote, le dinamiche di mercato saranno il principale driver degli sviluppi dell'offerta di latte e derivati nell'UE, ma i vincoli di carattere ambientale potranno svolgere un ruolo importante nel futuro, limitando lo sviluppo della produzione in alcune aree d'Europa. Pertanto,l'aumento della produzione di latte nell'Unione Europea nel prossimo decennio dovrebbe essere moderata (in media 1,3 milioni di tonnellate di latte all'anno)e inferiore rispetto agli ultimi anni.Ciononostante, l'UE è destinato a diventare il più importante bacino esportatore di prodotti lattiero-caseari del mondo entro il 2026, superando la Nuova Zelanda.
Nonostante questo forte aumento atteso per le esportazioni, soprattutto di latte in polvere, il mercato interno resterà lo sbocco prevalente della produzione comunitaria, in particolare per i prodotti freschi, formaggi e burro; i fabbisogni di formaggio e burro da parte delle famiglie e dell'industria di trasformazione sono previsti in ulteriore aumento,il che, unitamente all'attesa crescita della popolazione, dovrebbe sostenere i consumi complessivi del settore.
Fonte: DG Agri Commissione UE (Outlook 2016-2026)