Nella prima parte della presentazione viene esaminato il concetto di competitività ed il caso specifico della filiera agrumicola, distinguendo tre livelli di competitività: quella dell'impresa agricola, quella del territorio e quella dell'intera filiera o del Sistema Paese.
Dall'analisi emerge che i fattori che influenzano la competitività della filiera agrumicola italiana sono molto numerosi e che solo l'azione coordinata dei diversi soggetti (produttori, Coop, OP, Consorzi di Tutela, Distretto agrumicolo, industria, distribuzione ed Istituzioni regionali, nazionali ed europee) può rendere competitivo il comparto.
Nella seconda parte si analizza la filiera agrumicola nazionale, riportando i principali numeri del comparto ed evidenziando la stagionalità di consumi ed importazioni.
Nella terza parte si focalizza l'attenzione sull'accordo di partenariato economico tra Unione europea e Paesi dell'Africa australe ed in particolare sulle importazioni di agrumi dalla Repubblica Sudafricana.
Negli ultimi 18 anni, l'Unione europea ha importato in media 560mila tonnellate di agrumi all'anno dai Paesi dell'Africa australe, per lo più arance. La serie storica delle importazioni da questo Paese mostra un trend in continua crescita. Paesi Bassi e Regno Unito sono - per questi prodotti - i principali clienti della Repubblica Sudafricana.