Con luglio si è chiusa la campagna 2016/2017 che ha visto una produzione particolarmente abbondante. Per il secondo anno consecutivo, infatti, sono stati superati i 50 milioni di ettolitri.
Ma la vendemmia è imminente e in alcune regioni, peraltro, è iniziata in anticipo con i primi stacchi che si sono avuti a fine luglio. La prolungata siccità, infatti, ha indotto regioni come la Sicilia e la Sardegna ad autorizzare l'anticipo delle operazioni vendemmiali.
La mancanza di piogge è stata solo l'ultima, e la più problematica, delle disavventure del vigneto Italia che ha superato un inverno rigido e le gelate primaverili.
È comunque ancora prematuro fare previsioni sia qualitative che quantitative rimandando agli inizi di settembre le tradizionali stime produttive che Ismea elabora in collaborazione con Unione Italiana vini. Anche in Spagna la vendemmia si presenta molto in anticipo rispetto al normale, ma c'è molta cautela rispetto alle stime produttive. Il primato italiano, comunque, potrebbe essere mantenuto, viste anche le notizie che arrivano d'Oltralpe. Secondo fonti del Ministero dell'Agricoltura di Parigi (Agreste), la produzione francese potrebbe scendere del 17% attestandosi tra i 37 ed i 38 milioni di ettolitri.
In termini di prezzi alla produzione, la campagna 2016/2017 si chiude con una flessione media del 4% dell'intero settore vino. Questo è quanto emerge dall'indice dei prezzi Ismea, elaborato sulla base delle rilevazioni periodiche delle quotazioni dei vini sulle principali piazze italiane.
A determinare tale risultato è la stata, comunque, la combinazione dei risultati dei diversi segmenti che, peraltro hanno mostrato tendenze non omogenee.
I vini comuni, ad esempio, hanno registrato una crescita complessiva inferiore all'1% derivante da un discreto aumento dei vini bianchi, affiancata una riduzione di oltre il 5% dei vini rossi. I vini bianchi già dai primi mesi di campagna sono stati oggetto di una domanda vivace sia da parte degli imbottigliatori nazionali che stranieri.
Questi ultimi hanno preferito in molti casi il prodotto italiano a quello spagnolo il cui prezzo, benché inferiore in valore assoluto a quello italiano, è stato comunque considerato particolarmente elevato.
La campagna 2016/2017 ha, invece, segnato una flessione dei listini sia nel segmento delle Igt (-8%), sia in quello delle Doc-Docg, che dopo mesi di lieve ma costante crescita, hanno visto un assestamento verso il basso (-3%), maturato sostanzialmente in egual misura nel segmento dei bianchi e in quello dei rossi.